



Un portale rosso, replica di quello che segna l'ingresso storico alla fabbrica di Maranello, ci introduce allo spazio dedicato a Ferrari. Al visitatore si presenta un grande volume unitario nel quale la storia e l'innovazione del marchio si mescolano in un'affascinante rappresentazione. L'esposizione è concepita come un libro i cui capitoli scorrono sulle pareti e la velocità ne è la cifra distintiva, una velocità espressione di cultura, quindi colta ma anche colta nell'attimo in cui diviene simbolo e sogno. Come una strada che ci conduce lungo lo svolgersi della storia per tuffarsi nell'attualità le pareti sono disegnate secondo due corsie, in due gradi di grigio, in cui l'asfalto è separato da una linea rossa, quel rosso che traccia e connota Ferrari e che qui ordina i due gradi di lettura, il sopra e il sotto, il presente e il passato, la realtà e il sogno. Le auto sono come fermate in un attimo di sosta al centro dello spazio. Sono i modelli che vediamo sulle strade cinesi e di tutto il mondo accompagnate da vetture storiche che hanno contribuito a scrivere la storia del mito. La sosta è breve e, infatti, nella piazza accanto, una formula 1 e una gran turismo sono già scattate su una pista che le porta verso il cielo su cui si apre il grande tetto vetrato che chiude in sommità la piazza.