Personalmente sono stata in Tibet più volte, la prima nel lontano 1988, quindi ho chiara la differenza fra la situazione di allora e di adesso. Vent'anni fa si notava ancora una notevole povertà fra la popolazione e le comunicazioni erano difficili: per strada, gli stranieri potevano arrivare in Tibet solo da Golmud, nel Qinghai, in vecchi autobus, con molta fatica, quindi i visitatori erano relativamente pochi. Allora si poteva vedere il vecchio Tibet, non certamente originale, ma molto vicino, caratterizzato da una particolare cultura e da una forte povertà.

Con lo sviluppo su vasta scala del turismo e dell'agricoltura ecologica deciso negli ultimi anni dal governo centrale per migliorare le condizioni di vita dei tibetani, molte cose sono cambiate: il centro storico di Lhasa è stato restaurato, così come il Potala e i monasteri storici dell'intera regione, la rete stradale si è enormemente accresciuta, è nato il collegamento ferroviario con l'entroterra cinese, la rete aerea è sempre più completa, ed i servizi ai turisti migliorano sempre più. Quanto alla rete stradale, in questi giorni ho percorso la strada statale n.318 fino a Linzhi, trovandola ottima e dotata di molti servizi. Nel 2009 ho percorso la stessa strada fino al confine con il Nepal: mancavo dal Tibet dal 1995, quindi allora sono rimasta molto stupita dal cambiamento, perché la strada non era più sterrata, ma asfaltata lungo tutto il percorso. Adesso so che si può raggiungere Ali in due giorni su un'ottima strada asfaltata, mentre un tempo c'erano solo dei collegamenti saltuari. Tutto questo è molto importante per i turisti.

Naturalmente il Tibet è la casa dei tibetani, per cui qualsiasi intervento su questa terra deve essere in primo luogo favorevole a loro: al primo posto viene il problema della povertà e arretratezza, dovuta alle condizioni naturali e climatiche e alla posizione geografica remota, da cui la necessità di offrire loro delle opportunità di lavoro e di istruzione, in modo che possano vivere meglio e progredire sempre più. Da questo punto di vista, trovo che il turismo e l'agricoltura ecologica siano delle ottime scelte. Nel corso della nostra visita a Linzhi, ho notato che i contadini vivono in case nuove di stile tradizionale dotate di TV, frigorifero, gas e riscaldamento solare dell'acqua, e che molti hanno trovato lavoro nel turismo, nei trasporti, nell'agricoltura ecologica (serre di verdura e frutta) e nella coltivazione di erbe medicinali, ricavandone dei buoni guadagni. Inoltre ho incontrato molti giovani che studiano con profitto nell'entroterra e che nutrono dei sogni, per esempio diventare medico per curare i compaesani, ecc. Infatti l'istruzione è fondamentale per maturare e migliorare. A parte i ragazzi che studiano nell'entroterra, ho anche visto molte scuole nei villaggi, e ho parlato con parecchi adulti che mi hanno detto che mandano tutti i figli a scuola. Anni fa non era così. Quindi sono molto felice di questo cambiamento.