Mercoledi 3 agosto, lago Basongcuo
  2011-08-04 22:17:14  cri

Nella concezione comune, il Tibet è una regione brulla circondata dai monti più alti del mondo e punteggiata da laghi di smeraldo. Quindi oggi è stata una sorpresa scoprire che la parte sud-orientale è verdeggiante di praterie e di boschi: imboccata da Lhasa la statale n.318 in direzione di Linzhi (Nyngchi), si passa attraverso l'ampia vallata del fiume Lhasa, in più punti straripato per le intense piogge, in mezzo a praterie punteggiate di tende nere dei nomadi e di yak, pecore e cavalli. La valle del fiume Niyanghe, al contrario, è stretta e boscosa, con villaggi di case in pietra con tetti in lamiera colorata di color viola, rosa, azzurro e verde, un colore per villaggio! Pare che sia una novità recente. Infatti, con i contributi del governo, i tibetani locali si sono costruiti delle nuove case in stile tradizionale, ma senza il vecchio tetto di lastre di pietra, quindi i villaggi lungo la strada hanno tutti un aspetto nuovo. La cosa interessante della statale n.318 è che è una moderna strada asfaltata, con accanto i pali della luce e del telefono, tuttavia i tibetani l'hanno decorata a modo loro con dei tocchi commoventi: file lunghissime di bandierine di preghiera appese alle pareti scoscese dei monti, mulini di preghiera installati sulle sponde dei torrenti, fatti girare dall'acqua che scorre, bellissimi ponti in legno sospesi ricoperti di bandierine colorate, e stupa bianchi accanto ai villaggi, per cui la strada risulta un interessante misto di modernità e di tradizione. Per non parlare dei pellegrini diretti a Lhasa, che percorrono migliaia di km facendo delle genuflessioni complete, fino a terra. Ne abbiamo incontrati diversi gruppi, di monaci e di laici, che, incuranti del forte traffico, avanzavano lentamente, alzando le mani al cielo. Impiegano anche degli anni a completare il viaggio fino a Lhasa, in uno sforzo immane che fa pensare.

Tradizione e modernità si incontrano anche nella cittadina di Gongbujiangda, rimessa a nuovo, le cui case da tè, negozi e strade brulicano però di donne e uomini in costume, lunghe toghe di lana marrone decorate in basso con pezzi di broccato, e in capo cappelli rotondi dalle falde dorate. Anche le donne al pascolo sono vestite così, un vero spettacolo per gli occhi.

Questo paradiso terrestre, fra fiumi, praterie e boschi, è ormai aperto al turismo, quindi da aprile a ottobre la statale n.318 è affollatissima di jeep e di autobus turistici. Il turismo è un settore su cui la prefettura di Nyngchi conta molto per sviluppare la sua economia: per fare un esempio, i 30 mila abitanti del distretto di Gongbujiangda ora guadagnano molto di più con la ristorazione, l'agriturismo e i trasporti, specialmente le giovani generazioni. Prima coltivavano orzo e allevavano yak e pecore, ma riuscivano appena a sopravvivere. La zona è ricchissima di risorse turistiche, come il lago Basongcuo, presso cui ci troviamo questa sera, posto a 3500 metri di altezza, in mezzo ai boschi. Oggi abbiamo saputo che nella zona è del tutto proibito il taglio degli alberi, un tempo un'importante risorsa per i locali, ed è incoraggiato il rimboschimento (con la concessione di sussidi), con abeti di vario tipo, pini, gelsi, e anche alberi da frutta come mele e pere, introdotti dall'entroterra cinese decine di anni fa. Quindi l'economia locale sta vedendo dei grandi cambiamenti: nuovi villaggi dotati di scuole, motociclette ovunque, che hanno sostituito i cavalli, e cellulari anche per gli anziani, con le diciture in tibetano, un progresso recente molto utile per chi non padroneggia bene il cinese.

Lungo la statale n.318, che da Chengdu porta a Lhasa via Batang, Mankang e Nyngchi, abbiamo anche incontrato decine e decine di ragazzi e ragazze in bicicletta, provenienti dal Sichuan e diretti a Lhasa. Studenti in vacanza, sono partiti al minimo uno-due mese fa, hanno già percorso migliaia di km in montagna, a grandi altezze, paiono affaticati, ma felici, e dispongono di tutte le attrezzature più moderne per il viaggio: mountain-bike, giacche, pantaloni e borse impermeabili, casco, guanti ecc. Sono i nuovi giovani cinesi, istruiti, desiderosi di conoscere il loro immenso paese (e il mondo), aperti a tutte le nuove esperienze, in buone condizioni economiche (i soldi dei genitori, immagino...), e incuranti della fatica. Con dei ragazzi così, la Cina può avanzare fiduciosa...

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