Giappone, terremoto magnitudo 8,8
  2011-03-12 21:57:33  cri

Alle 14: 46 del giorno 11, ore locali, (13:46, ore di Beijing), un terremoto magnitudo 8,8 ha colpito la costa nord-est del Giappone, epicentro a 130 km a sud-est della penisola di Oshika a Miyagi ad una profondità di 24 km. Il sisma ha provocato il crollo di edifici, causato piene di fango e pietre, incendi, maremoti ed altre calamità naturali. È il sisma più forte che si è mai verificato in Giappone.

Secondo quanto appreso dai mass-media giapponesi, il numero dei morti e dispersi ha superato 1600.

Dopo il sisma, sono state chiuse diverse fabbriche e raffineria giapponesi, come pure le autostrate, la linea ferroviaria dello Shinkansen e gli aeroporti nelle zone colpite. Molte Centrali termoelettriche hanno smesso di funzionare, la capacità elettrica ha avuto una grande riduzione. Attualmente il danni alle proprietà ancora non possono essere stimati.

Dopo il sisma, il governo giapponese ha subito stabilito lo stato generale d'emergenza per la lotta alle calamità con a capo il primo ministro giapponese Kan Naoto. Kan Naoto subito dopo ha tenuto una conferenza stampa presso la residenza del primo ministro, affermando che il governo si impegnerà al massimo nei soccorsi, al fine di garantire la sicurezza e ridurre il più possibile le calamità derivate dal sisma.

Attualmente il governo giapponese ha annunciato di inviare circa 50 mila soldati della Self-Difense Forces terrestre, marittima e aerea, nelle zone sinistrate per svolgere i soccorsi insieme alle squadre di soccorso d'urgenza con mezzi antincendio di grandi dimensioni a Iwate, Miyagi ed altre zone colpite. Il Ministero della Difesa giapponese ha trasferito 20 navi da guerra e 25 aerei nell'area marittima dove si è verificato il sisma.

Dopo il sisma, l'Ambasciata cinese in Giappone ha immediatamente attivato lo stato d'emergenza, rafforzando energicamente la sicurezza dei cittadini cinesi in Giappone, mettendo a disposizione il numero di telefono per i soccorsi e le informazione sul suo sito, rinnovando tempestivamente le informazioni sulla sicurezza dei cittadini cinesi in Giappone, fornendo nel miglior modo assistenza. Attualmente, l'Ambasciata cinese in Giappone ha inviato un gruppo di lavoro nella zona maggiormente colpita nella prefettura di Miyagi, per impegnarsi a confermare la sicurezza dei cittadini cinesi.

Inoltre, secondo quanto illustrato dal Dipartimento della Sicurezza nucleare del Ministero giapponese dell'Economia, Commercio e Industria, la Centrale nucleare di Fukushima, a causa del sisma, ha smesso di funzionare La sera dell'11, il governo giapponese ha comunicato che è necessario adottare misure d'emergenza in accordo al "Codice per le misure speciali e contromisure dei disastri nucleari", il premier giapponese Kan Naoto ha pubblicato il "Manifesto sulle emergenze nucleari".

Secondo quanto riportato la mattina del 12 dal NHK, a causa delle probabili perdite nucleari di scarsa entità, il governo giapponese ha richiesta ai residenti entro un raggio di 10 km di evacuare la zona.

Secondo un altro reportage, il Dipartimento per la sicurezza nucleare ha comunicato che attualmente la quantità di perdite nucleari non hanno ripercussioni sui residenti, per questo motivo il governo locale ha richiesto un'evacuazione calma e in ordine.

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Yang Yu ha affermato che il premier Wen Jiabao e il ministro degli Esteri Jang Jiechi hanno rispettivamente inviato un telegramma ai propri omologhi giapponesi Kan Naoto e Matsumoto Takeaki per esprimere a nome del governo e del popolo cinese profonde condoglianze, aggiungendo che la parte cinese intende fornire alla parte giapponese le assistenze necessari, incluso l'invio di una squadra sanitaria e di salvataggio. Lo stesso giorno, anche il ministro della Difesa nazionale cinese Liang Guanglie ha  inviato un telegramma al suo omologo giapponese per esprimere il suo cordoglio per le vittime. Il 12 marzo, la Croce Rossa cinese ha donato un milione di RMB d'assistenza ed ha inviato un telegramma di conforto alla Croce Rossa giapponese.

Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha osservato che l'Onu farà tutto il possibile per fornire assistenza al popolo giapponese. Inoltre, per rispondere alla richiesta della parte giapponese, l'Onu ha già inviato quattro squadre di soccorso nelle zone sinistrate.

La Commissione europea ha comunicato di aver attivato lo stato d'emergenza della protezione civile in modo da aiutare il Giappone. I governi di Francia, Germania, Finlandia, Russia, USA, Canada e la Banca Mondiale hanno tutti affermato di voler fornire assistenza al Giappone.

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