Discorso del presidente italiano Napolitano
  2010-10-28 11:21:27  cri

 

Discorso pronunciato dal presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano durante il ricevimento celebrativo del 40° anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche.

Ho accolto con vivo piacere l'invito dell'Associazione del Popolo Cinese per l'Amicizia con i Paesi Stranieri a celebrare qui con voi la ricorrenza del quarantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche fra la Cina e l'Italia, stabilite il 6 novembre del 1970.

Fu una decisione illuminata. Ci accorgiamo adesso di quanto fosse importante riaprire il dialogo con la Cina e dei benefici che ne hanno tratto entrambi i nostri Paesi. Dirlo oggi sembra quasi banale. Allora non era scontata.

Quarant'anni dopo, la mia e' una visita ''di amicizia', che vuole ribadire la simpatia esistente tra il popolo italiano e il popolo cinese e conferire nuova linfa al Partenariato strategico del 2004 fra i nostri due Paesi. Ma le radici dell'amicizia risalgono ben piu' lontano: come scrisse - in italiano e in cinese – Matteo Ricci, "il mondo senza amicitia sarebbe come il cielo senza sole e come corpo senz'occhi".

Nel 1949 l'Italia stabili' relazioni diplomatiche con la nuova Cina che nella Repubblica Popolare aveva ritrovato la propria unita' e indipendenza. E noi dobbiamo molto a tutti gli Ambasciatori che da allora si sono succeduti nel rappresentare l'Italia in Cina, dobbiamo molto in questi ultimi anni all'opera di Riccardo Sessa: ma i nostri primi Ambasciatori in Cina sono stati Marco Polo e Matteo Ricci – Li Mato.

L'Associazione del Popolo Cinese per l'Amicizia con i Paesi Stranieri si fonda sullo stesso principio di scambio e mutua conoscenza cui si e' ispirata fin dal piu' lontano inizio la nostra ricerca di amici in questo grande Paese. Avete coltivato questo principio, con lungimiranza, ben prima che la Cina fosse al centro dell'attenzione mondiale. Nella cornice di quella che fu l'Ambasciata d'Italia, un filo ideale di continuita' ricongiunge nella reciproca stima gli ultimi quattro decenni col passato meno recente e, soprattutto, col futuro. La cerimonia di oggi e' proiettata verso il futuro, nella convinzione che i legami fra i nostri due popoli, che voi avete sempre curato e stimolato, siano sulla soglia di nuovi traguardi ai quali mirare insieme.

Tenevo molto a questo viaggio per comprendere la portata dei cambiamenti e degli straordinari progressi della Cina negli ultimi anni. L'avevo conosciuta nel 1984, visitandola da Parlamentare italiano impegnato nelle relazioni internazionali. Trovo ora un Paese completamente trasformato, di vibrante vitalita', attore di primo piano della scena internazionale, impegnato in una complessa azione di modernizzazione e di apertura al mondo.

Desidero ringraziare in modo particolare la Signora Vice-Presidente dell'Assemblea Nazionale del Popolo per la sua presenza. Tengo a confermarle che l'Italia vede i rapporti con la Cina allo stesso modo del Presidente Hu Jintao, del Presidente dell'Assemblea Nazionale del Popolo ed dell Primo Ministro Wen Jiabao: siamo Paesi che ''navigano sulla stessa barca'' e che assieme possono contribuire efficacemente alla governance mondiale ed alla soluzione dei problemi comuni del nostro tempo.

La Repubblica Italiana e la Repubblica Popolare cinese sono quasi coeve, e sono entrambe nate al termine di un profondo travaglio interno e di una sofferta lotta di liberazione. I nostri due Paesi furono entrambi tragicamente segnati dalla Seconda Guerra Mondiale. Ci unisce percio' la consapevolezza del percorso compiuto perseguendo pace, prosperità e sviluppo armonioso. Di qui la comune aspirazione a continuare insieme sulla strada intrapresa, ben sapendo di vivere in un mondo interdipendente dove da soli non potremmo superare ardue sfide.

Nei colloqui che ho avuto a Pechino con le massime Autorità cinesi ho colto il senso della profondità e delle prospettive delle relazioni bilaterali fra Cina e Italia, sulla base della solida amicizia fra i nostri popoli.

Il significato della ricorrenza che celebriamo oggi sta nel fare del lungo cammino percorso assieme un trampolino per il futuro. Piu' che mai la Cina e' per noi un Paese amico e un interlocutore fondamentale. Mi auguro che l'Associazione che ci ospita questa sera, assieme alle sue controparti italiane, continui a sostenere i nostri due Paesi nella condivisa aspirazione a relazioni sempre più solide ed estese agli ambiti più diversi.

Ringrazio le Autorità cinesi e tutti voi per la squisita ospitalità' che avete riservato a me e alla delegazione che mi accompagna: il calore e la disponibilità che ci avete dimostrato testimoniano non soltanto una lunga amicizia ma lasciano ben sperare nel fecondo rapporto che ci attende negli anni a venire.

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