Roma 20-06-2009
" Amo studiare la lingua Cinese"
Una causa diretta del mio amore per la lingua Cinese è stato un libro di poesie ricevuto in dono da una giornalista cinese, con la dedica bilingue cinese-italiano "Con simpatia all'amica Rosa Dalmiglio", intitolato "Invito alla lettura di alcune poesie Tang".
La copertina mostrava un prato verde con la scritta in Cinese "Erba di Primavera": a me sembrò arte, ero affascinata dagli ideogrammi, inoltre apprezzai molto i versi poetici, tanto da pensare che dovevo imparare il Cinese. La traduzione nascose ai miei occhi la difficoltà della lingua, e così mi iscrissi presso l' Istituto di lingue orientali ad un corso di Cinese, convinta che mi sarebbe bastato un anno per impararlo, ma sto ancora studiando adesso...
In compenso, oggi ho una raccolta di libri di poesia cinese di dodici secoli fa, epoca della dinastia Tang, in cui emersero numerosi grandi letterati; i poeti di cui conosciamo le opere furono oltre 2000, un centinaio dei quali occupano una posizione importante nella storia della letteratura cinese.
Con il termine "QI JUE" si intende una poesia breve composta da quattro versi di sette caratteri ciascuno.
Ecco il testo di " In lode del salice" del poeta He Zhizhang
Una giada di smeraldo ricopre tutto l'albero,
diecimila nastri di seta verdi pendono.
Non si sa chi ha tagliato foglie così sottili
La brezza di primavera in febbraio
È come un paio di forbici.
La poesia loda la brezza di primavera, avvalendosi della descrizione della bellezza dei salici che hanno appena messo le foglie verdi nel secondo mese lunare.
Il poeta usa il paragone con la giada con due significati: esprimere la freschezza del colore del salice e paragonarli ad una bella fanciulla.
Infatti nelle opere letterarie della Cina antica, quando si parla di ragazze giovani e avvenenti, si usa spesso il termine "giada di smeraldo"
Rosa Dalmiglio