L'Italia è il primo paese europeo ad aver iniziato l'istruzione universitaria. Per i paesaggi tipici e lo sfondo culturale colmo di spirito artistico, l'Italia attira gli sguardi di moltissimi cinesi. Soprattutto negli ultimi anni, al seguito del continuo rafforzamento delle relazioni bilaterali, la Cina e l'Italia hanno ottenuto dei risultati molto soddisfacenti negli scambi di studenti e nell'organizzazione di varie attività educative e culturali.
Il "piano Marcopolo" e il "piano Turandot" promossi dal governo italiano hanno attirato molti giovani cinesi a studiare nel paese. Secondo i dati, nell'anno accademico 2008-2009 gli studenti cinesi in Italia si avvicinavano a quota 4000, occupando il secondo posto fra gli studenti stranieri nel paese.
Negli ultimi anni, è evidentemente aumentato anche il numero di coloro che in Italia studiano la lingua e la cultura cinesi: solo alla facoltà di Orientalistica dell'Università la Sapienza di Roma gli studenti di cinese sono oltre 700.
Il 29 settembre 2006 all'Università la Sapienza di Roma è stato fondato il primo Istituto Confucio in Italia. Ora gli Istituti Confucio nel paese sono già 10.
Il 15 settembre 2009 a Roma, si è tenuta la cerimonia di scoprimento della targa dell'Aula Radiofonica Confucio, istituita congiuntamente da Radio Cina Internazionale (CRI) e dall'Associazione Italia-Cina. Si tratta dell'unica Aula del genere fondata da CRI nella parte sud-occidentale dell'Europa.
Nella cerimonia della targa l'ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Sun Yuxi ha detto: "Ritengo che la fondazione dell'Istituto Confucio è una buona idea creativa. Ora abbiamo fondato 10 istituti Confucio, tuttavia questi è di un nuovo tipo. Tutti sanno che da più di duemila anni Confucio è il rappresentante della cultura e della civiltà cinese, questo personaggio ha influenzato il pensiero e la vita della popolazione cinese, ad oggi, il suo pensiero è anche molto apprezzato nel resto del mondo. A luglio scorso, durante la visita del capo dello Stato cinese Hu Jintao in Italia, i governi dei due paesi hanno firmato un accordo, per cui su invito della parte italiana, la Cina organizzerà l'"Anno della cultura cinese" in Italia, i preparativi sono già iniziati. Abbiamo bisogno di molte idee per arricchire le attività, credo che la fondazione dell'Istituto Confucio è un evento significativo."
Il presidente dell'Associazione di amicizia Italia-Cina, Vittoria Mancini ha detto: "Sicuramente stabiliremo un rapporto di amicizia e collaborazione alla quale crediamo tutti, per cui con estremo piacere spero anche che il consigliere dell'istruzione possa in qualche modo aiutarci a far bene il nostro lavoro e i rappresentanti della comunità cinese che sono qui oggi e anche i media cinesi della comunità come pure i nostri professori del corso di lingua cinese e tutti gli altri uniscano le forze per raggiungere il successo. "
Nel 2004, i governi di Cina e Italia hanno stabilito il "Comitato intergovernativo Cina-Italia", volto a promuovere gli scambi nei settori economico, dell'istruzione e culturale.
Nel luglio 2005, nel corso della sua visita in Cina, il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca italiano Letizia Moratti ha firmato con il ministro dell'Istruzione cinese Zhou Ji il memorandum di attivazione dei "progetti di cooperazione universitaria", aprendo una nuova pagina degli scambi nell'istruzione fra i due paesi. Secondo l'accordo, le università dei due paesi offriranno del personale insegnante per formare dei talenti in campo economico, amministrativo e tecnico- professionale.
Il 20 febbraio 2006, la Cina e l'Italia hanno tenuto a Milano il "Forum sui progetti di cooperazione universitaria". Durante la cerimonia di attivazione, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l'Università Bocconi e l'Università Luiss hanno firmato accordi di cooperazione con le Università cinesi di Fudan e Tongji, stabilendo delle concrete misure per l'apertura di corsi di economia e di ingegneria e della cooperazione tecnico-scientifica. Finora, le università cinesi e italiane hanno firmato circa 150 accordi di cooperazione.