Nel sud della provincia cinese dell'Anhui, tra monti verdi e corsi d'acqua limpidi, sono sparsi dei villaggi caratterizzati da centenarie case dalle mura bianche e dai tetti neri, e circondate da ruscelli, che si ergono ordinatamente in questo paesino, piacevole e tranquillo.
Dopo centinaia d'anni, questi edifici di mattoni mantengono ancora l'eleganza del passato, e pervadono del calore e del profumo, accumulati nel tempo, gli stretti vicoli lastricati di pietra grigia. Il paesaggio di monti e acqua conserva ancora la bellezza di un tempo, e la gente vive felicemente in questi splendidi edifici centenari.
Qui il tempo scorre intensamente come una poesia a noi familiare, conducendoci in una dimensione lontana dal tempo. Guardare questi villaggi è come ammirare il rotolo di una pittura storica che rivela un antico sogno orientale, fuori dal mondo.
I villaggi Xidicun e Hongcun si trovano nel distretto Qian della provincia dell'Anhui, e distano soli 300 km da Shanghai. Così come altri villaggi tradizionali nel sud della provincia Anhui, per la loro posizione isolata tra le alte montagne che li rende quasi inaccessibili, Xidicun e Hongcun hanno mantenuto inalterato nei secoli il loro originale aspetto architettonico.
Nel villaggio Xidicun si contano ancora 124 edifici residenziali d'epoca Ming e Qing e tre templi ancestrali, mentre nel villaggio Hongcun vi sono ben 158 costruzioni risalenti alle dinastie Ming e Qing, di cui 137 ancora in ottimo stato. Questi edifici sono i capolavori della scuola Hui, un'importante scuola architettonica sviluppatasi alla fine dell'antica società cinese.
Durante le dinastie Ming e Qing, i commercianti del distretto di Huizhou della provincia dell'Anhui, chiamati "commercianti Hui", grazie al monopolio del legname, del té e del sale, ebbero il dominio commerciale per 200-300 anni ed estesero le loro attività e la loro influenza in tutta la Cina, accumulando fama e ricchezza. Per il forte legame che i cinesi hanno per la propria terra d'origine, i ricchissimi commercianti Hui fecero ritorno al loro paese natale e vi costruirono splendide residenze e tempi ancestrali per rendere omaggio ai propri antenati e tramandare le tradizioni di famiglia. La prosperità economica portò al culmine l'architettura della scuola Hui.
La famiglia Hu del villaggio Xidicun arrivò in questo paese dopo aver attraversato tante vicissitudini.
Nel 904, l'imperatore Zhaozong della dinastia Tang, noto come Li Ye, scappò dall'allora capitale Chang'an colpita dalla guerra civile. Durante la fuga, l'imperatrice He partorì un bambino. Hu San, un funzionario originario del distretto Hui che lavorava nella provincia dello Shaanxi, portò clandestinatamente il principe neonato al suo paese natale, lo chiamò Hu Changyi e lo allevò con grandi sacrifici. Da allora la famiglia imperiale della dinastia Tang iniziò a diramarsi in questo paese, e Hu Changyi divenne il primo antenato della famiglia Hu del villaggio Xidicun. Nel millennio successivo, la famiglia Hu si dedicò alla coltivazione della terra, i rapporti con la famiglia imperiale vennero sempre meno, ma le tradizioni della famiglia legate alla terra e allo studio continuarono ad essere tramandate, rimanendo inalterate come questi monti e questi corsi d'acqua.
Nel Palazzo "Zhuimu", che si trova nel villaggio Xidicun, viene ancora venerata la tavoletta commemorativa dell'antenato della famiglia Hu, ovvero l'imperatore Taizong della dinastia Tang, noto come Li Shimin.
Le nobili famiglie, emigrate dalla Cina centrale, portarono in questi villaggi non solo capacità produttive avanzate, ma anche la loro evoluta cultura e l'usanza di dedicarsi al lavoro dei campi e allo studio. Il germoglio delle dottrine confuciane iniziò così a crescere e a prosperare nel sud della provincia dell'Anhui.
Nella Residenza "Lufu", un tempo di proprietà di un famoso collezionista del villaggio Xidicun, c'è un distico la cui prima frase recita: "L'importante è raggiungere il successo, non importa se studiando o svolgendo un'attività commerciale."
Mentre la seconda frase dice: "basta conoscere i metodi e le ragioni con cui creare e mantenere un'impresa, e tutto diventa facile."
Gli abitanti del distretto di Huizhou erano molti influenzati dal pensiero confuciano, e davano quindi grande importanza alla cultura e all'istruzione. In passato, nei villaggi del distretto erano in molti a studiare, e tutti, al di là del ceto sociale di appartenenza, ritenevano che studiare fosse l'unica cosa importante.
Durante il regno dell'imperatore Kangxi della dinastia Qing, nel distretto di Huizhou c'erano 54 accademie. Inoltre, tra tutti i partecipanti agli esami imperiali, quelli provenienti da Huizhou erano in cima alla lista dei qualificati e in epoca Qing (1644-1911) 19 eruditi del distretto avevano superato il livello più alto degli esami. Per i commercianti, influenzati sin da bambini dal pensiero confuciano, non fare ritorno al proprio paese natale per onorare gli antenati, dove aver conseguito successo, significava "rantolare nel buio indossando abiti lussuosi". Dopo aver accumulato ingenti ricchezze, tutti i commercianti Hui investirono così encapitali per adempiere ai riti in onore degli antenati e costruire le proprie residenze familiari.
A differenza delle abitazioni delle altre zone della Cina, gli edifici della scuola architettonica Hui sono tutti bianchi e neri. Nonostante le mura delle abitazioni siano state danneggiate dal tempo e il contrasto tra il bianco e il nero non sia evidente ormi come in passato, il villaggio "bianco e nero" di Xidicun, incorniciato dalle verdi montagne, da lontano appare ancora in tutta la sua misteriosa eleganza.
Entrando nel villaggio, alla vista delle alte mura delle abitazioni "a testa di cavallo" si percepisce subito lo splendore del passato di queste costruzioni centenarie. Le mura a "testa di cavallo", Matouqiang in cinese, sono delle pareti divisorie dai profili leggermente ondulati all'interno delle residenze. Osservando le mura del complesso di residenze familiari si ha la sensazione di vedere dei cavalli veri condurre le mura verso il cielo infinito.
Entrando nelle case degli abitanti del villaggio, scopriamo un ampio spazio scoperto delimitato dalle mura. Questo spazio, riservato al patio, è un elemento importante dell'architettura della scuola Hui e rappresenta il luogo più accogliente dell'intero complesso architettonico. Esso non solo ha la funzione di rendere le stanze luminose e ventilate, ma è anche il luogo in cui la famiglia è solita riunirsi per godere, di giorno del sole e di sera delle stelle.
La complicata e raffinata struttura interna di questi edifici tradizionali è in netto contrasto con la semplicità della facciata esterna. Per la scuola Hui decorare gli interni con raffinati dipinti, sculture, bassorilievi su legno, mattoni e pietre, era un elemento di grande importanza. Queste straordinarie sculture, che adornano le case del villaggio, rappresentano le speranze degli abitanti del distretto Hui per una vita migliore e ritraggono al tempo stesso la loro passione per lo studio e per il lavoro nei campi. Queste sculture, che adornano le case del villaggio, sembrano voler rammentare ai posteri che "Nulla è più importante dello studio dei classici".
Le costruzioni residenziali nel sud della provincia dell'Anhui sono caratterizzate da uno stile particolare in cui gli elementi tipici delle abitazioni degli intellettuali e quelli delle residenze dei commercianti si incontrano e si fondono in un armonioso insieme. Il profumo elegante dei libri e le strutture lussuose sono infatti perfettamente integrate nell'architettura Hui e danno vita ad uno stile unico.
La Residenza Chengzhi, costruita nel 1855, durante il quinto anno del regno dell'imperatore Xianfeng dei Qing, è la residenza del grande commerciante di sale Wang Dinggui. Si tratta del più grande e più raffinato capolavoro delle abitazioni del villaggio Hongcun, finora ben conservato.
La Residenza Chengzhi occupa un'area di 2100 mq, e ha una struttura in legno e mattoni. Il complesso di edifici è suddiviso in tre parti, disposte lungo l'asse centrale: la parte anteriore, riservata al cortile e al patio, e quelle media e posteriore, entrambe composte da tre stanze. Ai lati delle tre parti si trovano la stanza ove gli uomini si ritrovavano per fumare, la stanza per giocare a Majiang, la stalla per i cavalli, la cucina, il dormitorio della servitù e un corridoio circolare che circondano le stanze principali. Nella Residenza Chengzhi si contano 136 colonne di legno, 9 patii e 7 edifici composti da 60 stanze. Tra tutte le abitazioni Hui, la Residenza Chengzhi è senz'altro l'opera più esemplare, sia per la disposizione che per le tecniche di costruzione. Le sculture di legno, mattoni e pietre che decorano gli interni, sono estremamente raffinate, e in particolare quelle in legno, rivestite tutte di strati d'oro realizzati con cinque chili d'oro. Queste sculture, portate a termine da venti artigiani dopo quattro anni di lavoro, rappresentano le opere scultoree in legno più esemplari della scuola Hui. Lo splendore e l'eleganza delle raffinate tecniche utilizzate e il rivestimento in oro, dopo centinaia di anni, sono rimasti inalterati.
L'architettura della scuola Hui raggiunse il suo culmine durante le dinastie Ming e Qing, periodo in cui furono elevate al massimo livello la teoria artistica e la modellazione dell'architettura tradizionale cinese. Qui la ricchezza sembra aver avuto una vita breve, ma questi edifici, avvolti dal silenzio, i bei paesaggi naturali e la popolazione, dedita alla lavorazione della terra e allo studio da centinaia d'anni, sembrano essere rimasti quelli di un tempo. In realtà, mille anni fa, i fondatori di questi villaggi avevano già previsto un'immagine di vita così armoniosa. Il laghetto Nanhu, situato a sud del villaggio Hongcun, originariamente era un campo coltivato. Quando venne trasformato in un laghetto? E perché gli abitanti di Hongcun abbandonarono un campo fertile per trasformarlo in lago? Lo fecero solo per creare un bel paesaggio?
La storia risale a oltre 800 anni fa. Durante la dinastia dei Song meridionali, il fondatore del villaggio Hongcun, un uomo originario di Nanchino che si chiamava di cognome Wang, scoprì un luogo circondato da boschi e ruscelli, e decise quindi di costruire delle case a sud del monte, orientate verso il sole. Qualche anno dopo, una lunga tempesta modificò la direzione del fiume ai piedi del monte e il fiume confluì in un altro corso d'acqua. L'intero villaggio, con alle spalle le montagne, si trovò quindi con un lato di fronte all'acqua. Gli antenati della famiglia Wang, grandi conoscitori dei principi del Fengshui, l'antica arte geomantica cinese, rimasero sbalorditi dal cambiamento della direzione del fiume, e interpretarono tale evento come un'opportunità donata loro dal cielo per lo sviluppo e la prosperità del villaggio.
Così narra il più celebre libro di geomanzia, il Classico dei Mutamenti, in merito alla scelta del luogo giusto in cui costruire la propria abitazione: "A sinistra c'è il drago nero, a destra la tigre bianca, davanti l'uccello rosso, alle spalle la tartaruga e il serpente, questa è la posizione ideale." Ciò significa che il luogo ideale in cui costruire una casa a sinistra deve avere un corso d'acqua, a destra una strada, di fronte l'acqua da usare tutti i giorni e alle spalle i monti.
L'acqua rappresenta il principio yin, mentre le montagne il principio yang. Il villaggio Hongcun, con alle spalle i monti e di fronte l'acqua, si trova proprio nella posizione migliore, tra yin e yang, il che corrisponde al criterio ideale con cui scegliere il luogo in cui abitare.
Un autunno, durante la dinastia Ming, un uomo si recò al villaggio Hongcun. Dal monte guardava il villaggio, in meditazione. Costui era il celebre geomante del tempo He Keda. La gente aveva affidato a lui la speranza di poter vivere in un villaggio ideale. Una volta ricevuto l'incarico dalla famiglia Wang, il geomante effettuò una pianificazione e una trasformazione del villaggio Hongcun e dopo ben 10 anni, individuò la posizione ottimale del villaggio che, secondo i principi geomantici, doveva essere a forma di un bufalo sdraiato. Come si poteva allora dare vita a questo bufalo sdraiato? He Keda si pose allora l'obiettivo di trasformare una fontana naturale nel villaggio. Per i cinesi se i fiori sbocciati cadono, la luna piena sarà crescente. Quindi per rappresentare il significato opposto, ovvero quello dei fiori non fioriti e della luna non piena, egli fece scavare la fontana fino a farla diventare uno stagno a forma di luna crescente. Lo stagno venne chiamato lo stagno della luna, e fu considerato la rappresentazione dello stomaco del bufalo sdraiato.
Nella vita del villaggio di Hongcun non si avvertirono però grandi miglioramenti. A seguito di ulteriori riflessioni, He Keda arrivò alla conclusione che la struttura del villaggio era corretta, ma che un dettaglio non era stato considerato. Il bufalo è un ruminante e quindi doveva avere due stomaci. Allora fece scavare un campo di circa 67 mila mq, prima destinato alla coltivazione, lo trasformò nel laghetto Nanhu e vi fece confluire l'acqua dello stagno della luna, formando così il secondo stomaco del bufalo. Da quel momento, la vita degli abitanti, accompagnata dalle onde dello stagno e dal laghetto Nanhu, migliorò sempre più. I ricchissimi commercianti di Hui e i vincitori degli esami imperiali sono la migliore testimonianza dell'effetto geomantico Fengshui. Oggi questo bufalo nero è sdraiato da centinaia d'anni di fronte al monte Leigang e accanto al ruscello Xixi. Il villaggio, con lo stagno della luna al centro, e le residenze e il tempio ancestrale intorno, è attraversato da ruscelli che portano l'acqua davanti alla porta di ogni famiglia per poi confluire fino al laghetto Nanhu. Questo sistema delle acque che collega ogni famiglia, utilizza la differenza di altitudine per mantenere il flusso dell'acqua. Da diversi secoli, i locali godono senza limiti dell'acqua per lavorare, per la vita quotidiana e per prevenire gli incendi. Inoltre la rete dell'acqua può adattare la temperatura nel villaggio.
I concetti geomantici si ritrovano non sono nella scelta della posizione generale, ma anche nei dettagli dell'architettura di Hui.
Le sale e i cortili delle residenze del villaggio Xidicun sono per lo più quadrati, ossia con un corridoio circolare intorno e il patio al centro. Quando piove, l'acqua scende dai tetti spioventi dalle quattro parti e confluisce nel pozzo centrale. L'acqua rappresenta la ricchezza, questo effetto corrisponde al principio geomantico di raccogliere l'acqua dalle quattro direzioni, e riflette anche l'idea dei commercianti Hui di non lasciare le proprie ricchezze ad altri. Secondo le regole geomantiche, il patio deve essere generalmente piccolo e stretto, perché un patio troppo ampio disperderebbe aria ed energia. A differenza della tradizione che vuole le porte di casa rivolte a sud, molte famiglie del villaggio Hongcun costruirono le porte rivolte verso il ruscello, che attraversa l'intero villaggio, così da creare una posizione propizia.
Nei villaggi tradizionali della provincia dell'Anhui, ci sono sempre degli edifici molto più alti delle altre residenze. Questi grandi edifici dalla struttura regolare, che si ergono maestosi, sono i tempi ancestrali, ovvero i luoghi in cui i cinesi venerano le tavolette degli antenati e tengono i sacrifici, i luoghi più solenni e inviolabili del villaggio.
La Sala Jingai, nel villaggio Xidicun, è il tempio ancestrale della famiglia Hu. All'entrata del tempio si avverte subito un'atmosfera particolare. Nella sala del tempio i posteri della famiglia Hu tenevano i sacrifici. I commercianti di Huizhou, che erano soliti viaggiare in luoghi lontani, non smettevano mai di pensare al loro paese natale, e in particolare al tempio ancestrale, in quanto presso il tempio erano soliti riunirsi con i familiari per celebrare i riti in onore agli antenati, nel rispetto delle loro tradizioni e del clan familiare di appartenenza.
La potenza dei clan familiari promosse lo sviluppo del gruppo dei commercianti Hui che monopolizzavano il commercio del legno, del té, della seta e del sale, creando l'impero commerciale di Hui che influenzò la Cina per diversi secoli.
I commercianti Hui, cresciuti con i principi del confucianesimo, nutrivano una simpatia naturale per i funzionari, in quanto il prestigio politico dei membri della famiglia entrati alla corte dopo aver superato gli esami imperiali, poteva offrire sostegno politico e protezione burocratica al monopolio settoriale, e in particolare al monopolio del sale. Di solito i commercianti Hui trattavano il commercio del té, del sale e del legno con il governo e conoscevano quindi moltissimi funzionari. Il loro successo era dovuto ai rapporti tra commercianti e funzionari, così come il loro fallimento. Con il declino della dinastia Qing e dei commercianti Hui si assistette alla fine dello sviluppo dei villaggi del sud della provincia dell'Anhui. Per l'interruzione dei finanziamenti, il complesso degli edifici storici delle dinastie Ming e Qing non ha subito più alcuna modifica... come se da allora il tempo si fosse fermato...
Questi bei villaggi assomigliano ad un sogno, un semplice sogno che galleggia silenziosamente sul fiume del tempo, della vita e su ciò che in questa vita hai raccolto.