Sull'altopiano Qinghai-Tibet si tengono molte feste e celebrazioni, una trentina all'anno, tra cui il Losar (il capodanno tibetano) e le Feste dello Yogurt, Wangguo, Darma di Jiangtse, e le gare ippiche di Changtang. Durante i giorni festivi, la grappa d'orzo, i canti e le danze e i variopinti costumi creano una gioiosa atmosfera.
La prefettura di Qamdo, che fa parte dell'area Kham, è popolata dai Khampa, gente alta e robusta, coraggiosa e generosa; le donne, dal canto loro, sono bellissime e aperte. Gli accessori usati dai Khampa hanno tratti simili al loro carattere: realizzati per lo più in oro, argento, agata e turchese, vi trapela un senso di onestà e di grandezza.
Gli accessori ricoprono gli uomini dalla testa ai piedi: i cappelli sono di lana e di pelliccia di volpe e di agnello; le collane sono di pietre "dei nove occhi", corallo e turchese; tipici sono i contenitori "ghema" di statuine di Budda, pagodine rituali e altri simboli religiosi. L'accessorio più evidente è il lungo coltello tibetano portato trasversale, simbolo della forza maschile. Gli uomini portano delle trecce fissate a crocchia sul capo con dei fiocchi di seta neri o rossi, chiamati "nodi dell'eroe", che insieme agli orecchini di pietre preziose ne completano il costume. Nel frattempo, l'utile acciarino prima appeso alla cintura, oggi è diventato un accessorio indispensabile. La suola degli stivali tibetani è di cuoio, mentre il resto è di feltro "pulu". Con l'elevamento del tenore di vita, gli stivali si fanno sempre più raffinati, colorati e adatti alle necessità delle feste. Parlando dei suoi accessori, Loseng Tashi, che abita nella prefettura di Qamdo, afferma:
"Durante le feste e le celebrazioni indosso tutti gli accessori, ad esempio per il Losar trovo che l'atmosfera festiva aumenta indossando la toga e le collane di pietre 'dei nove occhi', di corallo e di turchese. Il risultato è superbo. Ho anche comprato dei nuovi accessori per lasciarli a mio figlio, che quando sarà grande potrà indossare anche lui la toga e questi accessori, che gli daranno un'aria ancora più virile."
Le donne Khampa portano accessori in capo, al collo e alla vita. Il più tipico è un lungo ornamento che parte dal capo, con dei fiori di corallo rosso, smeraldo verde e ambra gialla, che scende fino in vita. Sul petto portano delle collane di corallo, pietre "dei nove occhi" e altre pietre preziose, e in vita la cintura "qiama" con appesi dei bei coltellini tibetani e le borsette per denaro "luodi". Le donne Khampa amano gli stivali e portano grembiuli di lana "bangdian". La bella Sonam Drolma ci ha detto:
"Questi accessori sono la dote preparata per me dai genitori. Questi coralli e turchesi mi piacciono molto. Di solito non li porto, ma quando mi sposerò indosserò sicuramente la toga tradizionale e gli ornamenti, così da essere bellissima!"
Con il continuo miglioramento del tenore di vita, gli accessori dei Khampa si fanno sempre più ricchi e variati. In passato, quelli maschili erano piuttosto semplici, mentre quelli femminili rappresentavano la ricchezza della famiglia. Oggi invece quelli maschili aumentano sempre più come numero e dimensioni, e anche gli uomini iniziano a portare alla vita il "qiama", il che li rende indimenticabili alla vista. Si può quindi dire che i variopinti accessori rappresentano la ricchezza delle passate generazioni ed esprimono la trasmissione delle tradizioni.
Tsering Tsomu è una ragazza Monpa della prefettura di Nyingchi: il suo abito nero, fatto di feltro "pulu", senza colletto e senza maniche, è chiamato "guxiu", e sul davanti e sul dietro reca delle decorazioni triangolari di broccato dorato, come pure sul bordo della gonna. Porta un cappello rotondo di "pulu" decorato con fiori ricamati con fili d'oro. Alle sue collane non mancano mai le pietre "dei nove occhi" e i coralli. Tsering Tsomu afferma:
"I nostri abiti e ornamenti hanno delle forti caratteristiche locali: si tramandano da più di 700 anni, mantenendo sempre l'aspetto originale, e non sono mai stati sostituiti. Anche a me piace indossare il 'guxiu' durante le festività, perché è bello e originale."
Gli abiti sia maschili che femminili della prefettura di Nyingchi, chiamata anche Kongpo, possiedono delle caratteristiche geografiche ancora maggiori. L'abito maschile, detto "principesco", è formato da due pellicce d'orso collegate, con in mezzo un buco rotondo per la testa, e il pelo rivolto all'esterno. In vita figura un coltello, a dimostrazione dello spirito eroico degli uomini della zona.
La giovane Tsering Tsomu afferma:
"Il 'guxiu' maschile un tempo si usava per nascondersi durante la caccia, quindi era fatto di pelliccia di animali feroci. Adesso che le condizioni di vita sono migliorate e la coscienza della tutela ambientale aumenta sempre più, i 'guxiu' fatti di pelliccia sono sempre meno. La gente preferisce quelli di 'pulu', che esprime lo stesso l'eroico spirito maschile."
L'abbigliamento e gli accessori delle zone di Lhasa e di Shigatse, tradizionalmente chiamate U-Tsang, presentano delle caratteristiche simili: toghe di "pulu" o di altri tipi di lana, seta e broccato. In vita si portano cinture di broccato, la cui fascia pende fino all'altezza delle ginocchia, e dietro la schiena, come ornamento, un raffinato coltello corto. Gli uomini amano indossare cappelli di feltro ricamati con fili d'oro e d'argento, morbidi e che proteggono dal freddo. Gli stivali "songba" sono fatti di "pulu" o di cuoio.
Le donne di Lhasa, sempre molto eleganti, portano toghe di "pulu" e di broccato e camicette dai colori vivaci. I grembiuli "bangdian" hanno motivi diversi per soddisfare le varie fasce d'età, e colori semplici ed eleganti. Nei giorni festivi, le donne di Lhasa portano collane di corallo "bazhu" e cappelli con ricami dorati. La giovane Yangjen di Lhasa ci ha detto:
"Un tempo per mettersi la collana 'bazhu' bisognava farsi aiutare e occorreva del tempo. Adesso basta indossare la toga e il grembiule 'bangdian' e si può uscire di casa, il che è più comodo. Per le occasioni importanti, ci si mette il cappello coi fiori dorati. Inoltre mi piace portare le scarpe con i tacchi, che mi fanno sembrare più alta."
Con i mutamenti sociali e lo sviluppo economico, oggi a Lhasa si vedono molti cambiamenti nell'abbigliamento e negli accessori. Gli accessori tradizionali locali privilegiano il lusso e l'eleganza, mentre oggi la semplicità e la moda vengono al primo posto. Negli ultimi anni, per comodità, sul mercato si vendono toghe femminili con la cintura cucita, il che facilita l'uso e aumenta le varietà di stoffa, dei colori e dei motivi.
Gli abiti tibetani moderni, specialmente femminili, sono più comodi, quindi sono molto apprezzati dalle donne durante le festività.
Inoltre oggi i tibetani sono più esigenti circa la qualità degli accessori. Negli armadi di ogni famiglia compaiono nuovi abiti alla moda e raffinati ornamenti dorati. Di solito nelle aree agricole e pastorizie, le donne indossano abiti di lana "pulu" senza maniche, camicette interne rosse, bianche o verdi, grembiuli colorati "bangdian" e stivali. I capelli sono riuniti sul capo in trecce arrotolate decorate con fili colorati, il che facilita i lavori nei campi. Gli uomini normalmente vestono in modo semplice, ma in vita portano tutti un coltellino usato per tagliare la carne durante i pasti e durante il lavoro.
Il giovane Druta di Lhasa afferma:
"Per le feste e le celebrazioni solenni indosso la toga, ma normalmente mi piace vestire alla moda."
Come centro politico, economico e culturale del Tibet, Lhasa vanta una lunga tradizionale culturale, e quindi una ricca serie di abiti e accessori tradizionali. Nel frattempo qui si riunisce gente Khampa e delle zone Kongpo, U-Tsang, Lhoka, Ngari e Changtang, con i loro vari tipi di abbigliamento e accessori. Per la diversità di sviluppo storico, ambiente geografico, condizioni climatiche, trasmissione culturale e fede religiosa, senso estetico e usanze, l'abbigliamento e gli accessori delle varie zone presentano diversi stili, tuttavia gli accessori di pietre "dei nove occhi", corallo, ambra e turchese e i grembiuli colorati rimangono immutati. Lungo le strade di Lhasa, i maestosi Khampa, gli eleganti abitanti della città e i miti Kongpo stupiscono per l'impatto fra passato e presente. L'abbigliamento e gli accessori esprimono il senso estetico dei tibetani che vivono da migliaia d'anni sull'altopiano innevato, mentre i giovani alla moda dimostrano la loro voglia di vivere.
In Tibet, di pari passo con il progresso sociale, cambia anche il senso estetico. L'abbigliamento e gli accessori tradizionali si usano sempre meno nella vita quotidiana, ma non sono affatto scomparsi, infatti nei giorni festivi vengono ampiamente utilizzati, quindi l'antica tradizione storica viene preservata e portata avanti.