Il museo cinese dei caratteri
  2010-01-26 15:55:04  cri

Alla fine del 2009 è stato aperto ufficialmente ad Anyang, nella provincia dello Henan, città famosa per essere la culla delle iscrizioni su ossa oracolari, il museo cinese dei caratteri, il primo del genere in Cina.

Pochi giorni fa, l'impiegata di un ospedale della città, Zhang Jing, l'ha visitato. Ha affermato che anche se ogni giorno usa i caratteri, ne conosce poco l'evoluzione storica; il museo le offre una preziosa occasione per approfondire la conoscenza della lingua e della scrittura della madrepatria. Ha affermato:

"Prima di venire qui, usavo i caratteri senza pensarci. Sono capace di distinguere diversi tipi di scrittura, ma non ho mai pensato a perché siano nate e alla loro evoluzione. Dopo la visita e grazie alle spiegazioni delle guide, ai reperti in mostra e alle calligrafie, è come se vi avessi assistito. Mi sembra un museo molto speciale."

Secondo la leggenda, oltre 5 mila anni fa Cang Jie, storico ufficiale del mitico Imperatore Giallo, creò i caratteri cinesi, ponendo termine all'epoca buia nella quale le persone annotavano gli eventi intrecciando dei nodi. I tradizionali e semplici caratteri cinesi, dopo migliaia d'anni di evoluzione, sono diventati una delle forme di scrittura più usate al mondo. Ricordano non solamente la lunga storia e la splendida cultura cinese, ma attirano l'attenzione pubblica come veicolo e simbolo culturale. E' in tale contesto che è avvenuta l'apertura del Museo.

Il direttore del dipartimento di propaganda sociale e dell'istruzione del Museo, la signora Hu Yanyan, ha spiegato che il design architettonico della struttura è stato ispirato dalle iscrizioni su ossa oracolari e sui metalli e mira a dimostrare il tema della ricerca da parte dell'edificio delle radici della cultura cinese.

"Il corpo del museo è alto 32 m. ed è composto da un piano sotterraneo e 4 elevati. Il design e il modello della costruzione comprendono tutti i fattori principali dei palazzi di alto livello della dinastia Yin-Shang, risalente a più di 3 mila anni fa, quali il motivo del taotie e tetti dorati in rilievo, così da ricordare gli splendidi edifici dell'epoca, a simbolo del contenuto culturale dei caratteri cinesi, enfatizzandone infine l'importante posizione nello sviluppo della civiltà del paese."

Nel museo, suddiviso in 5 sale e 15 unità d'esposizione, i reperti archeologici collezionati si riferiscono a varie scritture del mondo, iscrizioni oracolari, incisioni su metallo, ideogrammi scritti su bambù, testi su seta, evoluzione degli ideogrammi, storia della calligrafia e forme di scrittura delle minoranze etniche, tutto ciò a dimostrazione dell'origine, sviluppo e evoluzione dei caratteri cinesi, nonché del panorama dei caratteri della multietnica nazione cinese. I mezzi audiovisivi ed elettronici permettono ai visitatori di conoscerne in maniera diretta la storia e la diffusione della cultura calligrafica cinese. In particolare una decina di giochi, quali indovinelli, "caratteri in serie", "design dei biglietti da visita", "caratteri digitali", "veicoli dei caratteri" e "Cinema 4D", permette ai visitatori di percepirne da vicino il fascino. Hu Yanyan ha affermato a proposito che una delle importanti funzioni del museo è quella di base di divulgazione scientifica; permettere a più persone, in particolare agli adolescenti, di conoscere la forte vitalità, il fascino e l'influenza dei caratteri della madrepatria:

"La maggiore funzione del museo è l'istruzione e la comunicazione culturale e sociale; la sala giochi al primo piano è ben accolta dagli studenti. Vi possono sperimentare personalmente i vari modi di scrivere, con penna stilografica o tramite incisioni, e percepire il fascino degli ideogrammi cinesi tramite mezzi modernissimi. Possono così comprendere i collegamenti tra i reperti archeologici e i manuali d'insegnamento fuori dalle aule."

Sebbene sia passato poco tempo dalla sua apertura, il Museo è ormai una costruzione simbolica e un sito turistico di Anyang, con circa 4 mila visitatori al giorno. Zhang Jing, che ama ed ammira la scrittura cinese, ritiene la sua visita un'esperienza particolare. Ha dichiarato:

"Da fuori la costruzione è maestosa, perché è il primo museo a livello statale ad Anyang; all'interno tutto è pensato in maniera efficace, dal design alla sicurezza, e ciò mi rende molto felice. In secondo luogo, ho visto una gran quantità di reperti archeologici che permettono ai comuni cittadini di approfondire la propria conoscenza sull'evoluzione dei caratteri della lingua, ed anche le spiegazioni delle guide sono esaurenti. A dir la verità, venire qui non è stato semplice, perché è il primo museo nazionale ad ingresso libero ad Anyang. Per il gran numero dei visitatori, i biglietti si devono prenotare molto prima. Ogni giorno c'è una lunga fila all'ingresso, perché tutti ritengono molto interessante visitarlo, offrendoci infatti una buona occasione per imparare la storia dei caratteri e delle iscrizioni sulle ossa oracolari."

Secondo quanto comunicato, quella aperta è solamente la prima parte del Museo, nella quale vengono esposte principalmente collezioni archeologiche. La seconda fase del progetto sarà dedicata agli scambi accademici e alle ricerche scientifiche. Per realizzare l'obiettivo della costruzione di un museo nazionale tematico che integri la tutela archeologica, l'esposizione e la ricerca scientifica, sono stati invitati molti celebri studiosi come consulenti, per aumentarne il fascino e per promuovere le ricerche accademiche e gli scambi d'istruzione.

Il 104enne linguista Zhou Youguang è membro del consiglio degli esperti del museo. Ne ha altamente apprezzato l'apertura, ritenendolo rivestire un importante significato per la rinascita della civiltà cinese e lo sviluppo della cultura moderna:

"E' un evento positivo. Dalle organizzazioni popolari, al mondo accademico fino governo, tutti hanno collaborato ottimamente. Considerando i problemi culturali, bisogna partire da due aspetti; in primo luogo dobbiamo ereditare la cultura antica, in secondo luogo si devono studiare le culture più avanzate al mondo. Entrambi gli aspetti sono importanti. La ripresa della cultura cinese non vuol dire sostituire il presente con il passato, ma aiutare l'oggi tramite il passato, aiutare la cultura moderna tramite quella tradizionale, non sostituire una con l'altra. Dobbiamo rispettare questo principio."

Il concetto di trasmissione culturale di "rispettare il passato senza trascurare l'oggi" avanzato dal prof. Zhou Youguang, è anche l'obiettivo di sviluppo del Museo, che intende diventare un centro di ricerche sulla moderna cultura dei caratteri ed un centro internazionale di scambi culturali, trasmettere e pubblicizzare i caratteri cinesi e promuovere il dialogo tra la cultura cinese e quelle estere.

Negli ultimi anni, la febbre per la lingua e la cultura cinese hanno fatto sì che i caratteri diventassero nuovamente un punto focale di attenzione. Secondo le previsioni dell'Ufficio statale per la diffusione della lingua cinese nel mondo (Hanban), nel 2010, 100 milioni di persone non madrelingua intraprenderanno lo studio del cinese. Ad ottobre del 2009, 241 istituti e classi Confucio, dipendenti direttamente dallo Hanban, sparsi in 87 paesi e regioni del mondo allo scopo di diffondere l'insegnamento della lingua e della cultura cinese, sono ormai diventati una finestra che facilita la conoscenza sulla Cina e lo studio da parte della popolazione locale.

La direttrice del Centro di scambi culturali Cina-Brasile, la signora Simone De La Tour, ritiene che numerosi organismi di scambi culturali, compresi il Museo dei caratteri e gli istituti Confucio, siano importanti fonti d'informazioni per i popoli dei vari paesi per conoscere e comprendere la Cina e la sua lunga storia e cultura:

"La costruzione di questi istituti è molto importante. Ad esempio in Brasile, pochi conoscono la Cina e la sua cultura. Molti non sanno neanche chi è Confucio, per non parlare della grandiosa cultura del paese. Ritengo che questo tipo di comunicazione permetta a più persone di conoscere la Cina e studiarne la cultura. In tutto il mondo non esiste una cultura perfetta; lo stato ideale tra le civiltà è la coesistenza armoniosa e la capacità di trarre una dall'altra i punti migliori."

Il Museo dei caratteri è un dizionario panoramico sulla lingua e scrittura cinese, ne mostra la splendida cultura e civiltà con numerosi mezzi e materiali dettagliati. Oggi, con la sempre maggiore attenzione prestata al cinese, orale e scritto, l'apertura del museo costituisce per la cultura cinese un passo in avanti verso il mondo; la sua cultura e i suoi caratteri mostreranno il proprio peculiare fascino negli scambi con le altre culture del mondo.

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