Scavo protettivo del sito di Zhoukoudian
  2009-11-11 17:04:40  cri

Amici ascoltatori, a Zhoukoudian, patrimonio culturale mondiale, dove è stato scoperto l'Uomo di Pechino, si sta procedendo ad uno scavo protettivo nel primo sito. La località occupa una posizione insostituibile nelle ricerche paleoantropologiche. Si prevede che nei prossimi 4 mesi archeologi, geologi e paleoantropologi lavoreranno congiuntamente al fine di eliminare i rischi, così da tutelare al meglio il sito, sperando di poter scoprire materiali importanti e dare risposte ad enigmi insolubili.

Zhoukoudian si trova nella periferia sud-est di Beijing. Nell'ultima fase degli anni '20 del secolo scorso, è iniziato uno scavo su larga scala. Nel 1929, in una grotta naturale, l'archeologo cinese Pei Wenzhong vi scoprì un cranio completo dell'Uomo di Pechino, provocando grande sensazione nel mondo accademico. Charles Robert Darwin aveva suggerito nel 19° secolo che l'origine dell'umanità risiedesse in Africa, tuttavia i fossili dell'Uomo di Java, scoperti in Indonesia, avevano posto nuovi problemi, spostandone l'origine in Asia; tuttavia, a quel tempo, questa teoria mancava di ulteriori prove, perciò tale ritrovamento rivestì un importante significato.

L'esperto del centro di ricerca di paleontologia dei vertebrati e paleoantropologia dell'accademia di scienze cinese, Qi Guoqin, ha affermato:

"La scoperta di Pei Wenzhong ha aperto un'importante pagina nello sviluppo antropologico." Secondo l'opinione pubblica, l'origine dell'umanità è in Asia; quando si scoprirono i resti dell'Uomo Java, in Indonesia, vi furono dispute accanite se si trattasse di una scimmia antropoide o di un uomo. Dopo aver scoperto il primo cranio dell'"uomo di Pechino", ci si è resi conti di quanto fosse simile a quello di Java. Tutto ciò fu di grande importanza, testimoniando a quel tempo che l'essere umano era nato in Asia. Successivamente, in altre zone della Cina e dell'Africa si scoprirono fossili umani più antichi, ma questi sono eventi posteriori."

Gli scienziati ritengono che l'"Uomo di Pechino" sia vissuto 500-600 mila anni fa; recentemente, qualcuno sostiene 770 mila anni fa. La grotta dove fu effettuato il ritrovamento è stata chiamata "Sito numero uno di Zhoukoudian", la cosiddetta "Grotta dell'uomo di Pechino"; vi si scoprirono successivamente numerosi utensili di pietra, osso e corno, nonché tracce di utilizzo del fuoco. Purtroppo, durante la Seconda Guerra Mondiale, il primo cranio e molti altri campioni sono andati persi, facendolo divenire un mistero dell'archeologia del 20° secolo.

Secondo quanto illustrato da Qi Guoqin, dopo il 1949, l'anno di fondazione della nuova Cina, gli scienziati hanno successivamente proceduto a 7 differenti scavi, mettendo in luce molti fossili umani ed animali, nonché numerosi resti culturali. Nel 1987, è stato inserito nella "Lista del patrimonio mondiale" dell'UNESCO, poiché non è solamente una rara testimonianza storica riguardante il genere umano presente in antichità nel continente asiatico, ma illustra anche il processo della sua evoluzione.

Gli scienziati cinesi ed esteri seguono molto da vicino la possibilità di effettuare nuove scoperte a Zhoukoudian, tuttavia "questo scavo protettivo non mira a trovare fossili". Il vice direttore del centro di ricerca di paleontologia dei vertebrati e paleoantropologia dell'accademia di scienze cinese, direttore del gruppo di scavo, Gao Xing, ha spiegato che i lavori mirano ad eliminare i rischi.

Il principale luogo di scavo è la parte occidentale della grotta, il cuore del sito. A causa del vento, alcune parti hanno riscontrato pericolo di cedimento, crepe, addirittura di crollo. Ha affermato:

"Recentemente la parte occidentale ha visto sorgere nuovi gravi pericoli; la parte superiore presenta crepe, mentre quella inferiore è quasi in sospeso; sotto l'effetto della gravità, vi sono pericoli di crollo in qualsiasi momento. Se succedesse, arrecherebbe danni maggiori a quanto rinvenuto; è quindi necessario procedere a scavi urgenti di protezione e sistemazione."

La superficie di scavo approvata dall'Amministrazione statale cinese dei beni culturali è di 20 metri quadrati, tuttavia quella effettiva potrebbe essere minore. Le operazioni sono iniziate a fine giugno; l'intenzione era di completarle entro due mesi, tuttavia a causa di nuovi pericoli e del riaggiustamento del piano da parte degli esperti, si prevede finiranno ad ottobre. L'obiettivo prioritario dello scavo di sistemazione è eliminare il rischio di crepe della parte occidentale, costituendo una forte base per l'ulteriore consolidamento e tutela.

Gao Xing ritiene che per gli scienziati la più piccola particella di sabbia ed il più piccolo fossile rivestano un valore enorme per le ricerche. Ha affermato:

"Ogni porzione di terra ed ogni pietra è estremamente importante e può fornire informazioni scientifiche. Effettueremo operazioni molto minuziose, procedendo a prelievi di campioni, analisi e registrazioni dettagliate, compresi quelle di fossili umani e animali, tracce del fuoco e campioni di terreno. Delle operazioni sono immaginabili; alcuni micro-fossili si riescono a guardare soltanto al microscopio. È un lavoro piuttosto minuzioso."

Nel cantiere i giornalisti hanno potuto osservare che una decina di tecnici e addetti stanno utilizzando i tradizionali martelli e trapani, tramite la misurazione di strumenti specifici, per scavare gradualmente il terreno; il ricercatore del centro di ricerca di paleontologia dei vertebrati e paleoantropologia dell'accademia di scienze cinese, Chen Fuyou, che lavora sul posto, ha dichiarato:

"Abbiamo utilizzato mezzi più tradizionali, come martelli e trapani; sono facili da controllare e arrecano pochi danni al sito. Sia che scaviamo terreno o fossili, abbiamo costituito un sistema di coordinate. In tal modo, possiamo sapere sempre dove si trovano."

Per la sicurezza, il cantiere è chiuso, tuttavia i turisti possono osservare il processo di scavo, sistemazione e consolidamento tramite dei video. Sia gli esperti che le persone comuni seguono da vicino le operazioni, auspicando che si possano scoprire alcuni nuovi resti per rispondere a enigmi irrisolti. Nella grotta vi sono resti di cani e di utilizzo del fuoco: che rapporto avevano i cani a quel tempo con l'uomo? E l'uomo sapeva già padroneggiare il fuoco? Oppure sono stati ritrovati per altri motivi? Gao Xing ritiene che quanto ai risultati scientifici, solamente tramite graduali scoperte, osservazioni e ricerche, si potrà ottenere un quadro più completo della situazione. Se si troveranno risposte e testimonianze in grado di risolvere questi problemi nel corso di questo scavo, sarà un gran risultato.

Ha aggiunto che dopo i lavori, per lungo tempo non si opererà a Zhoukoudian. I campioni e gli esemplari scoperti saranno adeguatamente protetti in delle stanze; quelli preziosi saranno messi in cassaforte. Si sta pensando di tenere in futuro un'esposizione completa dei rinvenimenti.

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