Stolen Life
  2009-08-14 14:25:07  cri
Nel 16esimo Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina 2006 tenutosi a Milano, il film "Stolen Life" della celebre regia cinese Li Shaohong (vincitore del al Tribeca Film Festival del 2005) è stato assegnato il "Premio al miglior lungometraggio".

Regia: Li Shaohong

Sceneggiatura: Liao Yimei

Fotografia: Gao Hu

Montaggio: Mou Kiajie, Gao Bing

Interpreti: Zhou Xun (Yin Ni), Wu Jun (Mu Yu)

Durata: 94 minuti

Produzione: Beijing Rosat Film &Tv

Yin Ni è una ragazza taciturna che vive a Pechino con la zia, la nonna e la sorella minore; non ha mai conosciuto veramente i suoi genitori che l'hanno data in affidamento alla nonna quando aveva appena un anno. Yin Ni vive in un ambiente e con persone che sente estranee. Quando le si prospetta l'oppurtunita di frequentare l'università, e quindi di vivere nel campus, la ragazza non ci pensa un attimo, e lascia quel luogo ostile che per troppo tempo ha chiamato casa.
La libertà e la nuova vita Yin Ni non durano neanche il tempo di arrivare al campus: sulla strada per la salvezza la giovane incontra Mu Yu, che si dimostra subito gentile e premuroso come nessuno era mai stato con lei, ed Yin Ni comincia qui la sua personalissima Odissea.

Yin Ni lascia il dormitorio del campus e va a vivere in un seminterrato con Mu Yu, che lavora come camionista, rimane incinta e, scoperta, è costretta ad abbandonare l'università essendosi rifiutata di abortire per amore verso il ragazzo, il quale perde il proprio lavoro. I due attingono così ai soldi in teoria destinati alla retta universitaria ed intanto mettono su un commercio ambulante di lumache fritte. Appena prima di partorire, Mu Yu convince la compagna ad affidare il bimbo ad un'altra famiglia, non avendo la coppia fondi sufficenti per garantirgli stabilità. Non bastasse tutto questo, Yin Ni scopre la vera natura di Mu Yu, sfruttatore di ragazze (le fa innamorare, le mette incinta per poi vendere il frutto del loro amore per passare quindi ad un'altra ragazza coi fianchi larghi abile a figliare. Tutti questi episodi nascono dalle scelte irrazionali della nostra protagonista che, pentita, ci narra la sua storia chiedendosi cosa sarebbe successo se avesse scelto col cervello e non col cuore.

Insomma, il furbo Odissseo al confronto era giusto uscito a prendere le sigarette. Da sottolineare che, per questo film più che per altri, la sinossi scritta risulta sicuramente non sufficiente per poter apprezzare gli aspetti positivi della pellicola. La cinematografia cinese, infatti, riporta ampi esempi di cinema estetico ed estetizzante, con trame, specialmente in drammatici melodrammi come questo, risibili, se non, nei casi peggiori, assolutamente inverosimili. Il clima di accumulo vertiginoso di eventi, che si accavallano uno sopra l'altro, che caratterizza Stolen Life, infatti, risulta prolisso ed a volte anche irritante. Il tutto certamente accompagnato, in chiaro stile cinese, da una regia raffinata, sempre attenta ai particolari ed alla posizione della cinepresa, ai movimenti interni alla scena dei personaggi come al montaggio interno del profilmico, sempre ricercato e piacevole allo sguardo.
 Forum  Stampa  Email  Suggerisci
Messaggi
Dossier
• Concorso a premi sul tema "Amo studiare la lingua cinese"
Cari amici, con il continuo crescere della febbre per lo studio della lingua cinese, ora nel mondo coloro che tramite vari canali studiano la nostra lingua superano ormai i 40 milioni, ivi compresi molti italiani. La sezione italiana di RCI sta esplorando nuovi canali per aiutarvi ad apprendere e migliorare il vostro cinese in modo più facile e comodo...
Angolo dei corrispondenti
Foto
Eventi
• 60 anni della Nuova Cina
• Primo convegno letterario italo-cinese
• Amo il cinese
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040