Le imprese cinesi per "diventare globali" devono essere consapevoli dei rischi
  2013-03-07 20:48:13  cri

Alla vigilia dell'apertura delle "due sessioni", la Sany ha tenuto una conferenza stampa a Beijing, durante la quale ha annunciato che la Società Rolls collegata al Gruppo Sany ha ottenuto risultati sostanziali riguardo la citazione in giudizio del governo di Obama. La Corte d'Appello statunitense ha accolto le istanze della Rolls contro Obama e il Comitato per gli Investimenti Stranieri negli Stati Uniti. I più recenti progressi ottenuti dal caso Sany contro Obama non solo hanno incoraggiato le imprese cinesi ad andare all'estero, ma ancora una volta hanno posto questo tema al centro della discussione della riunione ordinaria annuale della sessione dell'APN.

Durante il giorno d'apertura della prima sessione della nuova edizione dell'APN, il ministro del Commercio cinese, Chen Deming, ha risposto alle questioni riguardanti la citazione in giudizio della Sany contro il governo degli Stati Uniti. Egli ha affermato che si sta esaminando il caso e le imprese cinesi riceveranno ogni tipo di assistenza e protezione come previsto dalla legge.

"Questo è il rapporto che esiste tra un'impresa e un governo straniero. Il governo cinese ha seguito da vicino ed ha svolto indagini in conformità con le disposizioni di legge. In conformità con le disposizioni di adesione della Cina all'OMC, quando un'impresa è danneggiata, il Ministero del Commercio cinese ha il diritto di proteggerla. Il Ministero inoltre ha un ufficio preposto al controllo del commercio equo e solidale ed uno che si occupa di indagare sui danni subiti da un'impresa. Una volta ricevuta una richiesta da parte di un'impresa, il Ministero ha l'obbligo governativo di fornire servizi alle imprese".

Il caso è nato da un ordine esecutivo firmato dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel mese di settembre dello scorso anno. A quel tempo, Obama aveva sospeso il progetto di energia eolica in Oregon fornito dal Gruppo Sany e Rolls con la motivazione di presunta minaccia alla sicurezza nazionale. Gli interessi delle imprese cinesi all'estero hanno subito perdite per motivi politici e altri fattori. Il caso di Sany non è l'unico. Nel 2012, Huawei, ZTE è stata "espulsa" dagli Stati Uniti per motivi di "sicurezza nazionale" e l'Unione europea ha lanciato più volte attacchi all'industria fotovoltaica cinese. Questa serie di casi dimostrano che "mettersi in guardia da eventuali rischi" è diventato un problema che preoccupa non poco le imprese cinesi che intendono "andare all'estero".

Nel 2003, la TCL ha acquisito la produzione televisiva della società francese Thomson. La non familiarità con il contesto giuridico e le modalità di gestione della produzione occidentale, ha causato gravi perdite alla TCL. Infatti non solo non ha portato i benefici attesi, ma a causa del fallimento della filiale europea, ha arrecato enormi danni. Parlando di questa esperienza, pochi anni fa, Li Dongsheng, deputo dell'APN e presidente della TCL, ha affermato che il motivo principale del fallimento va ricercato nella mancanza di consapevolezza dei rischi.

"Dovremmo fare più ricerca sulle tendenze di sviluppo del commercio globale e sulle relative leggi e norme di ciascun paese. Nel processo di internazionalizzazione dobbiamo essere in grado di usare le regole per proteggere la propria condotta di lavoro. Inoltre, attraverso la ricerca, è possibile evitare eventuali trappole giuridiche o rischi commerciali".

Negli ultimi anni, "l'andare all'estero" delle imprese cinesi ha avuto uno sviluppo vigoroso e anche dopo lo scoppio della crisi finanziaria internazionale, le imprese hanno mantenuto questa tendenza. I dati mostrano che gli investimenti all'estero diretti non finanziari sono aumentati da 24,8 miliardi dollari nel 2007 a 77,2 miliardi dollari nel 2012, con una crescita media annua del 25,5%. Con l'ulteriore accelerazione di questa tendenza, i rischi di cooperazione di investimenti cinesi all'estero aumenteranno inevitabilmente.

A questo proposito, Li Dongsheng, ha affermato che la condizione sine qua non per evitare i rischi e' fare bene il proprio lavoro.

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