Cina: la diplomazia cinese persisterà nella cooperazione e nel win-win"
  2012-11-12 20:25:57  cri

E' in corso a Beijing il 18esimo Congresso Nazionale del PCC. Nel rapporto sottoposto all'esame del Congresso, il Partito Comunista Cinese al governo ha esposto i futuri principi guida degli affari interni e della politica diplomatica cinese. In risposta alle preoccupazioni del mondo esterno sulla politica estera di un paese in rapido sviluppo e cambiamento, nel rapporto si parla anche di "promozione dell'istituzione di un nuovo tipo di rapporti tra le grandi potenze a lungo termine e dallo sviluppo sano e stabile", e di "impegno per uno sviluppo migliore di cui possano beneficiare i paesi vicini". Ecco di seguito un nostro servizio in merito:

"Zhang Xun: 'direi che non avrà un forte impatto, perché è a tutti piuttosto familiare'.

INOUE YOICHI: 'la Cina e il Giappone hanno bisogno l'uno dell'altro. Per entrambe le parti rompere le relazioni significherebbe non essere in grado di esistere e neppure di svilupparsi.'"

Zhang Xun ha 31 anni e lavora per una società giapponese. Per la questione sulle isole Diaoyu, ha seguito con particolare attenzione l'andamento delle relazioni sino-giapponesi e ha inoltre dichiarato ai giornalisti che la suddetta questione non ha in alcun modo influenzato il suo lavoro o i rapporti con i colleghi giapponesi. Yoichi Inoue è il segretario della sede di Beijing della tv giapponese TBS. La controversia sulle isole Diaoyu ha suscitato in lui una riflessione profonda sulle relazioni sino-giapponesi.

Come Yoichi Inoue, anche i giornalisti giapponesi, che in questi giorni sono a Beijing per il 18° Congresso Nazionale del PCC, nutrono forti preoccupazioni sull'andamento della politica estera della Cina, e questa è anche una delle maggiori preoccupazioni dei giornalisti provenienti dai paesi vicini alla Cina.

Il rapporto del 18° Congresso Nazionale del PCC ha chiarito che la Cina "s'impegnerà per uno sviluppo migliore di cui possano beneficiare i paesi vicini". Secondo Gao Zigui, ricercatore dell'Istituto per gli Studi Internazionali e Strategici, questo deriva dalla politica "aver rapporti di buon vicinato e di partnerariato con i paesi vicini" adottata dalla Cina. Dopo anni di cooperazione di mutuo vantaggio, la Cina è diventata il principale partner commerciale della maggior parte dei paesi vicini, incluso il Giappone, e in futuro, la Cina continuerà a promuovere la cooperazione e il win-win regionale.

"In questi anni, proprio a causa del rapido sviluppo degli aspetti economici e sociali della Cina, non solo nelle zone circostanti, ma anche in tutto il mondo, è stato preso il treno espresso dello sviluppo cinese per condividere le gratifiche portate dal rapido sviluppo cinese. Ora dobbiamo vedere come beneficiarne al meglio. In futuro non mancheranno altre grandi opportunità. Ad esempio, con i cambiamenti dei metodi di sviluppo della Cina, le nostre importazioni aumenteranno notevolmente, e così sarà anche per gli investimenti stranieri."

Le dispute territoriali e dei diritti e degli interessi marittimi sono al centro delle recenti divergenze tra la Cina e i paesi vicini. Yoichi Inoue ha detto ai giornalisti di aver prestato particolare attenzione a quanto espresso nel rapporto in merito alla ferma salvaguardia da parte della Cina dei diritti e degli interessi marittimi nazionali. Il Vice presidente dell'Università degli affari esteri cinese, Qin Yaqing in merito ha così affermato:

"Nel rapporto viene sottolineata la necessità di salvaguardare i diritti e gli interessi marittimi, il che è molto importante. Qualsiasi paese sovrano deve fare queste cose. Nel rapporto si sottolinea inoltre che la nostra strategia generale di difesa è di natura difensiva, e questo non è cambiato. La Cina ha risolto i problemi del territorio attraverso consultazioni e negoziati, e questa rappresenta anche una posizione di principio basilare, non credo pertanto che il governo cinese debba modificarla."

Le relazioni tra Cina e grandi potenze nel rapporto vengono definite come "la promozione dell'istituzione di un nuovo tipo di rapporti tra le grandi potenze a lungo termine e dallo sviluppo sano e stabile", formula questa apparsa per la prima volta nel rapporto del Congresso del PCC. Un dettaglio che non può essere ignorato è quello che solo per quanto riguarda le relazioni tra la Cina e gli Stati Uniti, nel corso degli ultimi 10 anni, i capi dei due paesi si sono incontrati 26 volte, e hanno stabilito e migliorato il dialogo strategico ed economico Cina-USA e più di 90 meccanismi di dialogo intergovernativi.

Sulle possibili sfide da affrontare in futuro per le relazioni bilaterali più importanti e più complesse del mondo, il delegato del 18° Congresso Nazionale del PCC e ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi ha così affermato:

"Nel nuovo secolo e nella nuova era, le due parti dovrebbero concentrarsi sugli interessi fondamentali dei popoli dei due paesi e sugli interessi comuni dei popoli del mondo, per continuare a promuovere lo sviluppo delle relazioni bilaterali. Credo che nelle importanti relazioni bilaterali sino-americane, si debbano assolutamente abbandonare il concetto di "somma zero" e il pensiero della guerra fredda."

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