Recentemente, il primo ministro italiano, Mario Monti, prima della sua partenza per la Cina e della sua partecipazione alla cerimonia d'apertura della conferenza annuale del Forum asiatico di Boao 2012, ha rilasciato, a Roma, un'intervista congiunta ai corrispondenti esteri dei media cinesi. Egli ha affermato che la sua visita in Cina e la partecipazione al Forum di Boao rivestono un significato molto importante, e spera che entrambe le parti rafforzino ulteriormente gli scambi e la cooperazione nei vari settori.
Monti, unico capo di governo dei paesi europei presente al Forum di Boao di quest'anno, si sente molto onorato per questo. Egli ha affermato che il tema del 2012 "Riforma dell'Asia nel mondo: avanzare verso uno sviluppo sano e sostenibile" è estremamente importante ed il Forum un evento molto autorevole. Esso infatti favorisce i vari paesi dell'Asia-Pacifico nel discutere ampiamente non solo le idée e le prospettive dello sviluppo economico, ma anche le possibili ripercussioni generate dallo sviluppo della regione Asia-Pacifico sulla situazione mondiale. Monti ha dichiarato:
"Ricordo che tra i partecipanti al forum di quest'anno provenienti da fuori Cina ci saranno anche l'ex Primo Ministro del Giappone Yasuo Fukuda e l'ex Segretario al Tesoro americano Henry Paulson, e i temi del forum saranno lo sviluppo sostenibile, l'esplorazione delle cause dell'attuale incertezza economica, la riforma e trasformazione del modello di sviluppo asiatico, le questioni energetiche, la crisi del debito, la riforma del sistema monetario internazionale, quindi è un'occasione che attendo con molto interesse e so anche che in queste occasioni c'è sempre molto interesse degli interlocutori asiatici nei confronti del processo dell'integrazione europea e delle analogie e differenze che ci sono tra le varie forme di integrazione nel mondo Asia-Pacifico e l'integrazione europea."
Parlando di relazioni bilaterali, Monti ha osservato che attualmente quelle tra Cina e Italia sono molto buone. Al momento, tra i paesi europei, l'Italia è il quarto grande partner commerciale per la Cina, e nonostante l'impatto della crisi del debito europeo, il volume totale del commercio bilaterale del 2011 è ancora in crescita, raggiungendo 39 miliardi di Euro.
Monti ha affermato che la bilancia commerciale in attivo cinese è scesa da 300 miliardi di USD del 2008 a 155 miliardi di USD del 2011, contribuendo in maniera significativa a migliorare l'equilibrio del commercio internazionale. Egli spera che in futuro l'Italia possa diminuire ulteriormente il gap commerciale con la Cina, permettendo al commercio bilaterale di svilupparsi in modo più equilibrato. Ha affermato:
"Sul piano commerciale pare prioritario l'obiettivo del riequilibrio della bilancia commerciale bilaterale, attualmente molto sbilanciato a favore della Cina."
Inoltre, Monti ha anche affermato che l'Italia crede che l'ulteriore sviluppo delle relazioni con la Cina rivesta un significato estremamente importante. L'Italia spera di rafforzare la cooperazione economica con il governo e le imprese cinesi, in particolare le imprese medio-piccole.
"Noi lavoriamo affinché possa sempre più esserci una forte cooperazione economica non solo tra i due governi ma insomma tra i due tessuti produttivi, tra i due sistemi di imprese che sono fatti non solo di grandi aziende ma soprattutto di piccole e medie imprese che per entrambi i Paesi rappresentano il perno su cui ruota l'economia."
Per quanto riguarda la crisi del debito europeo, Monti ha sottolineato:
"L'Euro è una moneta solida, forte e sempre più ampia. I paesi che condividono l'euro sono passati da 12 a 17 e abbiamo 332 milioni di persone oggi che condividono questa moneta. La crisi dell'eurozona è stata dico è stata perché spero che si stia risolvendo – una crisi del debito sovrano di diversi Paesi dell'eurozona ma non è mai stata, vorrei sottolinearlo, una crisi dell'euro come moneta, che non ha perso valore in termini di tasso di cambio e non ha visto all'interno dell'eurozona un tasso elevato di inflazione. Se prendiamo tutta l'eurozona, il disavanzo in rapporto al pil e il debito pubblico in rapporto al pil sono minori che per gli Stati Uniti, per il Regno Unito e per il Giappone."
Monti ha affermato che al fine di evitare una nuova crisi del debito, l'UE ha adottato misure energiche, in particolar modo l'introduzione del contratto finanziario in cui ogni stato firmatario inserirà nella propria costituzione il pareggio di bilancio. Attualmente ogni paese quindi dovrebbe rispettare rigorosamente tale disposizione. Al momento si sta riducendo gradualmente il fenomeno dello squilibrio di bilancio nell'Eurozona e occorre lasciar spazio alle politiche di crescita economica, cosa questa che richiede non solo gli sforzi di ciascun paese membro ma anche quelli dell'intera Unione Europea.