Grecia: formato il governo ad interim, Papandreou non sarà più premier
  2011-11-07 15:02:50  cri

Al fine di consentire alla Grecia di continuare ad essere un membro della Zona Euro, la sera del 6 novembre il partito greco al potere e l'opposizione hanno avviato dei negoziati per la formazione di un governo ad interim, stabilendo che l'attuale premier Georgos Papandreou si dimetterà dal suo incarico e che il governo ad interim annuncerà il giorno successivo, ovvero il 7 novembre, i nomi dei candidati per la carica di premier. Secondo il comunicato rilasciato dalla residenza presidenziale greca, nonostante i negoziati non siano ancora finiti e proseguiranno il 7 novembre, le consultazioni sulla formazione del governo ad interim hanno già avuto successo.

 Sin dalla mattina del 6 novembre, il PASOK, il Movimento socialista panellenico al potere, ha aperto dei negoziati con il Nuovo Partito Democratico all'opposizione. Successivamente Papandreou, nel corso di una riunione urgente del gabinetto, da lui convocata, ha affermato che per soddisfare le richieste dell'opposizione, si dimetterà dal suo incarico di premier. La sera del 6 novembre, il presidente greco, Karolos Papoulias, ha invitato Papandreou e il leader dell'opposizione, Antonis Samaras, a discutere sulla formazione del governo ad interim.

In precedenza Samaras ha osservato che solo se Papandreou si dimmetterà e organizzerà in anticipo le elezioni, potrà coordinare la formazione del governo ad interim. Secondo il comunicato diffuso dalla residenza presidenziale dopo la riunione, Papandreou e Samaras continueranno il colloquio il 7 novembre, e successivamente annunceranno i candidati per la carica di primo nuovo ministro. Dopo aver applicato l'accordo di salvataggio, raggiunto il 26 ottobre dai paesi membri dell'Eurozona, il nuovo governo greco guiderà il paese a tenere le elezioni parlamentari anticipate.

I due principali partiti della Grecia hanno già espresso la volontà di formare un governo di coalizione, ma esistono tra loro delle divergenze sulla forma e sui compiti che dovrà avere tale governo. Il nuovo Partito Democratico considera le dimissioni di Papandreou una condizione per la formazione del governo di coalizione e sostiene che quest'ultimo dovrà essere un governo ad interim costituito da funzionari tecnici, il cui ruolo sarà quello di garantire che il parlamento approvi il nuovo piano di salvataggio dell'Ue e di guidare il paese a tenere le elezioni entro la fine dell'anno. Il partito al potere, il Movimento Socialista Panellenico, ritiene invece che il nuovo governo debba essere al potere almeno fino al prossimo febbraio, e che le elezioni debbano tenersi dopo la stabilizzazione della crisi del debito.

Secondo un'analisi, il raggiungimento dell'unanimità tra il governo al potere e l'opposizione, è dovuto all'ultimatum lanciato dall'Ue alla Grecia di formare un governo ad interim di coalizione prima dell'apertura della Conferenza dei ministri delle Finanze della Zona euro, la sera del 7 novembre. Ciò significa che le consultazioni tra il governo al potere e l'opposizione dovranno avere un risultato entro 24 ore, altrimenti la Grecia non potrà ottenere il prestito assistenziale dell'Ue. Giorni fa, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Sarkozy hanno affermato chiaramente e con fermezza che è necessario che i greci siano sicuri di voler restare ancora nella Zona Euro. Il governo al potere e l'opposizione del paese non vogliono essere esclusi dalla Zona Euro ed entrambe le parti hanno pertanto raggiunto un compromesso, ottenendo così dei risultati durante le trattative: il premier Papandreou si dimetterà dal suo incarico e l'opposizione ha assunto un atteggiamento conciliante sulla data delle elezioni, acconsentendo a sostenere il nuovo piano di salvataggio.

Secondo il nuovo accordo di salvataggio, raggiunto il 26 ottobre dai leader della Zona Euro, il debito pubblico greco verrà svalutato di più di 100 miliardi di euro, e nello stesso tempo la Grecia otterrà un prestito assistenziale di circa 130 miliardi di euro, a condizione che la Grecia continui ad applicare misure di austerità e di riforma. Di conseguenza, il ruolo del nuovo governo ad interim di coalizione sarà quello di far sì che il piano di salvataggio dell'Ue venga approvato dal Parlamento greco. "Governo di coalizione" sta a significare che l'attuale partito al potere, il Movimento Socialista panellenico, e il Nuovo Partito Democratico all'opposizione formeranno congiuntamente un nuovo governo. Pertanto l'approvazione del nuovo piano di salvataggio necessita del sostegno del Nuovo Partito Democratico.

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