La Cina affronterà in modo responsabile la richiesta di salvataggio dell'Ue
  2011-11-04 16:51:16  cri
Il 3 novembre, nel corso del vertice del G20 di Cannes, il capo dello Stato cinese Hu Jintao ha detto che il G20 deve continuare a valorizzare lo spirito di risposta comune alle difficoltà e di cooperazione win-win, promuovendo la crescita economica e la stabilità finanziaria mondiale. Egli ha anche osservato che lo sviluppo economico della Cina ha realizzato un nuovo exploit, il che permette al paese dei contributi sempre maggiori alla crescita economica mondiale, tuttavia la Cina fronteggia ancora non poche sfide. Questa affermazione esprime a fondo la convinzione cinese che la "Cina ha bisogno del mondo e il mondo ha bisogno della Cina".

Va notato che negli ultimi anni, in concomitanza con l'indebolimento dell'economia mondiale, la Cina ha adottato delle attive misure che hanno garantito lo sviluppo stabile e rapido dell'economica nazionale, il che ha svolto un importante ruolo di promozione dell'economia globale, del che i paesi europei hanno già beneficiato. Sin dallo scoppio della crisi del debito sovrano, la Cina ne ha sempre seguito da vicino gli sviluppi, offrendo nel frattempo una tempestiva e consistente assistenza all'Ue finita in difficoltà: mentre il prestigio del mercato dell'Eurozona era al minimo, la Cina ha espresso apertamente il suo sostegno agli sforzi dell'Eurozona per superare la crisi, dimostrando fiducia nei suoi confronti; la Cina ha anche accresciuto gli investimenti finanziari e di progetti verso alcuni paesi fortemente indebitati dell'Eurozona. Si può dire che nell'ambiente internazionale del tempo, l'iniziativa della Cina sia pionieristica ed evidente.

Tra i motivi dell'iniziativa cinese, il primo è che l'Ue è un completo partner strategico della Cina, con una storia di cooperazione amichevole che dura da oltre 50 anni. L'Ue ha offerto aiuto sotto molti aspetti alla riforma, all'apertura e allo sviluppo della Cina. Quando l'Ue si trova nei pasticci, è logico che la Cina dia una mano, il che dimostra come la Cina ritenga preziosi i rapporti di attenzione e di aiuto reciproco sul lungo periodo tra le due parti e si impegni per continuare a mantenerli. Il secondo è che l'Ue è un'entità fondamentale negli affari globali. Il continuo deterioramento della crisi del debito dell'Eurozona si sta trasformando in un grave pericolo per l'economia globale, il che suscita ampia attenzione e preoccupazione.

In merito alla richiesta alla Cina di partecipare in modo sistematico alle manovre di salvataggio dell'Ue, la parte cinese intende affrontarla in modo serio e responsabile.

Innanzitutto, è chiaro che l'Ue è il maggiore gruppo di paesi sviluppati del mondo, il cui livello di sviluppo economico e sociale, valore pro capite della produzione nazionale e livello di agiatezza popolare supera di molto quelli della Cina, per cui non sono realistiche eccessive speranze e richieste di assistenza finanziaria da parte cinese all'Ue. In realtà, l'Ue ha già dichiarato di disporre della "determinazione, capacità e risorse" per vincere la crisi.

In secondo luogo, a livello internazionale, il consenso comune, ivi compresa l'Ue, è che la base del successo del salvataggio è l'auto-salvataggio. Visto che la crisi dell'Eurozona è una conseguenza di abusi accumulati nel tempo, il canale fondamentale per uscirne sta nella riforma della struttura economica dei paesi membri e nell'approfondimento dell'integrazione dell'Ue. Il motivo principale per cui le attuali misure per mitigare la crisi hanno un effetto limitato non è affatto la carenza di assistenza internazionale, ma le divergenze di interessi e opinioni fra i paesi membri.

Inoltre, il risultato finale della partecipazione della Cina al salvataggio dell'Europa deve essere il mutuo vantaggio e win-win delle due parti. La sicurezza degli investimenti e i legittimi diritti e interessi della Cina devono essere tenuti in considerazione e le condizioni degli investimenti cinesi nei progetti europei devono essere migliorate, il che permetterà dei risultati continui e migliori alle iniziative della Cina. A questo scopo, la forma e la dimensione dell'intervento della parte cinese devono essere pianamente discusse tra le due parti, così da raggiungere un appropriato consenso.

L'ultima cosa da sottolineare è che la soluzione della crisi del debito è una battaglia chiave sulla strada della costruzione dell'Ue. Per il contributo in merito della Cina, è ragionevole che l'Ue debba rafforzare la fiducia politica reciproca tra le due parti e imprimere maggiore forza motrice alle relazioni bilaterali. Tuttavia, i malintesi e le volute distorsioni di alcune opinioni pubbliche europee verso l'intervento cinese voltano le spalle ai positivi intenti e al coordinamento che dovrebbero esistere fra Cina ed Europa. In merito, la parte dell'Ue deve fare attenzione a lanciare delle corrette informazioni al pubblico.

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