Il 31 ottobre, in occasione della festa di Ognissanti, la famosa agenzia di brokeraggio di futures Usa MF Global ha chiesto all'improvviso la protezione del diritto fallimentare alla Corte del Distretto Sud di New York, inducendo moltissimi investitori a svendere i titoli in loro possesso. Wall Street fronteggia quindi una grave crisi di fiducia. Per le forti implicazioni di MF Global nel debito sovrano europeo, la richiesta di bancarotta assistita è considerata un allarme dell'estensione a Wall Street dalla crisi del debito sovrano europeo.

Secondo i dati della Corte fallimentare federale Usa, MF Global conta un patrimonio netto di 41 miliardi di dollari, 39.7 miliardi di dollari di debiti e più di 500 creditori, fra cui JP Morgan Chase e Deutsche Bank. La Fed di New York ha già cancellato la sua qualifica di "agente di vendita di primo livello" del debito Usa, mentre Chicago Mercantile Exchange, Inter Continental Exchange, Singapore Exchange e la banca centrale di Singapore hanno interrotto tutte le sue transazioni, a parte le liquidazioni.

Secondo quanto riportato, MF Global è il primo organismo finanziario Usa finito in bancarotta per l'impatto della crisi del debito europea, e il secondo maggiore organismo finanziario internazionale che affonda nell'ambito della crisi dopo lo smantellamento di Dexia Bank Group. Di conseguenza, la pubblicazione della notizia della sua bancarotta ha provocato un terremoto nel mercato finanziario Usa, in primo luogo a livello delle compagnie con legami diretti con MF Global. Anche se la banca di investimento Jefferies Group ha immediatamente emesso una dichiarazione, secondo cui mantiene scarsi contatti operativi con MF Gloabal, il prezzo delle sue azioni è crollato di quasi il 10%; anche un'altra compagnia di investimento, Fortress Investment Group di NY, ha proclamato di non avere alcun rapporto operativo con MF Global, tuttavia lo stesso giorno il prezzo delle sue azioni è crollato di più di 11 punti percentuali.

Per il timore che gli enormi rischi per MF collegati al debito europeo potessero provocare ulteriori perdite alla compagnia, molte agenzie di rating hanno da tempo declassato il rating del suo credito, alcune addirittura a livello spazzatura, il che ha fatto crollare del 76% i prezzi delle sue azioni in una sola settimana, riducendone di due terzi il valore di mercato. Le compagnie in rapporto operativo con MF Global le hanno chiesto di investire più capitali nel suo riaccorpamento patrimoniale, così da stabilizzare il mercato, ma la realtà è stata diversa, il suo rapporto finanziario del terzo trimestre presenta nuove perdite, il che ha colpito un'altra volta i prezzi delle sue azioni. In seguito, MF Global ha fissato per sé una quota di credito di 1.3 miliardi di dollari nel tentativo di salvare la situazione, che però ora si rivela del tutto insufficiente.

Dopo la richiesta di bancarotta assistita di MF Global, l'attenzione generale è fissata sulla possibilità o meno che l'iniziativa induca un effetto domino e anche che la crisi del debito europea, dal quadro ancora poco chiaro, abbia un impatto ancora più grave sugli organismi finanziari globali, minacciando la sicurezza di banche di maggiore dimensione e  importanza sistematica. C'è anche chi teme che, come tre anni fa per Lehman Brothers, la richiesta di protezione del diritto fallimentare di MF possa diventare il prologo di una seconda crisi finanziaria.

Secondo molti analisti di mercato, i risultati della bancarotta di MF non potranno essere così gravi come per Lehman Brothers: la sua dimensione non è in grado di indurre rischi sistematici nel sistema finanziario Usa, tuttavia può suonare il campanello d'allarme che la crisi del debito europea si è già ampliata a Wall Street. Alcuni analisti osservano che la situazione di MF Global è molto diversa da quella di Lehman Brothers. L'importanza di Lehman Brothers sta nel fatto che la dimensione dei capitali implicati nelle sue operazioni raggiunge le migliaia di miliardi di dollari, mentre quella di MF Global è molto inferiore.