Germania: approvato il piano di ampliamento dell'EFSF
  2011-10-27 14:28:30  cri

Il 26 ottobre, ora locale, solo qualche ora prima del secondo round del Summit dei leader dell'Ue, il Parlamento federale tedesco, tramite votazione, ha approvato nuovamente il piano di ampliamento della dimensione del Fondo salva Stati, aprendo la strada alla stabilizzazione dell'Euro e al salvataggio dei paesi debitori della Zona Euro.

Il 29 settembre, il Parlamento federale tedesco ha approvato il piano di ampliamento della dimensione del Fondo grazie ai voti della maggioranza. Ma perché, in un breve arco di tempo, si è svolta un'altra votazione? La nuova approvazione ha significato una riduzione delle divergenze tra il governo tedesco e i partiti di opposizione?

Il motivo per cui è stata necessaria una seconda votazione è dovuta al fatto che il Summit del 23 ottobre tra paesi dell'UE e paesi della zona euro non ha prodotto alcun risultato riguardo le modalità da adottare per fornire nuovi aiuti alla Grecia. Perciò questa seconda votazione del parlamento tedesco verteva sulla opportunità, da parte della Germania, di rafforzare la funzione di leva svolta dagli strumenti di stabilizzazione finanziaria dell'Europa ed elevare l'ammontare totale dei crediti.

Al momento, la realtà dei paesi dell'Eurozona è comunemente nota: se la situazione della crisi del debito continuerà a peggiorare, la quota di 440 miliardi di euro stanziati per il Fondo salva stati non sarà sufficiente. Al fine di ampliare la possibilità di estendere prestiti, senza però elevare la quota del capitale dei vari paesi membri, i paesi della Zona Euro hanno iniziato a discutere il cosiddetto "meccanismo di leva", ossia unirà capitali statali con investimenti privati, nella speranza che il credito "paracadute" dell'euro possa raggiungere, dall'attuale ammontare di 440 miliardi di euro, la cifra di oltre mille miliardi.

Per ottenere il sostegno del Parlamento, prima della votazione del 26, la cancelliera tedesca Merkel ha fatto una dichiarazione del governo al Parlamento federale, illustrando la posizione di principio della Germania. Ha affermato che la Germania aiuterà la Grecia ad uscire dalla crisi, evitando l'allargamento della crisi del debito ad altri paesi. Lo stato tedesco chiederà ai creditori privati di partecipare di più alle iniziative d'assistenza. L'obiettivo è quello di permettere al carico del debito greco di diminuire il 120% del PIL nel 2020. La Merkel ha inoltre sottolineato che non aumenterà l'importo di 211 miliardi di Euro all'interno del Fondo salva Stati. Ha detto, "l'Europa deve diventare un'Unione stabile, questa è la maggior prova per l'Unione economica e monetaria.", "Se l'Euro fallisce, significa il fallimento dell'Europa".

Tuttavia, nonostante il piano sia stato approvato con la maggioranza dei voti, non significa che il governo della Merkel abbia il sostegno dell'opposizione. Infatti il Partito Socialdemocratico, Partito dei Verdi, e Partito di Sinistra, hanno espresso dubbi sul meccanismo della soluzione della crisi del Partito al potere, annunciando che "per una responsabilità nei riguardi dell'Europa", hanno appoggiato in linea di principio il piano dell'ampliamento.

Lo stesso pomeriggio del 26, Angela Merkel si è recata a Bruxelles per partecipare al secondo round del Summit dei leader dell'Ue. Nel Summit si discuterà principalmente la questione legata ai nuovi aiuti alla Grecia, la quota delle banche ed il rafforzamento del Fondo salva Stati. Gli analisti ritengono che la nuova approvazione del piano da parte del Parlamento federale tedesco, darà il via libera alla stabilizzazione dell'Euro e al salvataggio dei paesi della Zona Euro.

Tuttavia, data la complessità e la gravità della crisi del debito europeo, anche se durante il Summit si raggiungerà all'unanimità l'ampliamento del Fondo e si vareranno misure idonee, ciò non significa che l'Europa troverà una soluzione definitiva al problema del debito. Secondo quanto reso noto, sulla base della bozza della dichiarazione preparata durante il Summit, le banche della Zona Euro dovrebbero prima reperire finanziamenti dal mercato, e poi sostenere il Fondo salva Stati. Inoltre il rapporto di adeguamento del capitale centrale delle banche di ogni paese dovrà essere elevato al 9% prima del giugno del 2012. Quindi, lo strumento del Fondo salva Stati resta ancora l'"ultima protezione". Come ha detto la Merkel, la Zona Euro sta affrontando la prova più difficile dall'inizio della sua nascita e per la crisi del debito europeo non esiste un piano risolutivo semplice.

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