La Slovacchia ratifica il rafforzamento del Fondo Salva Stati Europeo
  2011-10-14 14:57:26  cri

Il 13 ottobre, il Consiglio nazionale della Repubblica Slovacca ha ratificato, con 114 voti a favore su 150 seggi, la mozione di rafforzamento del Fondo Salva Stati Europeo (EFSF), eliminando l'ultimo ostacolo all'applicazione ufficiale della risoluzione. Secondo le norme dell' UE, la mozione può entrare in vigore solo con la ratifica di tutti i paesi dell'Eurozona. La Slovacchia è l'ultimo paese dell'Eurozona ad averlo fatto.

Si è trattato della seconda votazione del parlamento slovacco sul rafforzamento del Fondo Salva Stati. Nella votazione del giorno 11, la mozione non è stata ratificata: il premier Iveta Radicova ha avanzato il collegamento della ratifica della mozione al voto di fiducia al governo, il che ha portato alla caduta del governo di coalizione da lei guidato. Per permettere la ratifica di questo importante documento dell'UE, il 12, i tre partiti della coalizione di governo, l'Unione cristiano-democratica, il Movimento cristiano-democratico e il partito della minoranza ungherese, hanno tenuto delle consultazioni con "La Direzione", il maggiore partito di opposizione, sull'anticipazione delle elezioni generali e sull'approvazione della mozione di rafforzamento del Fondo Salva Stati, raggiungendo un accordo. Quindi, nel voto del 13, il parlamento ha ratificato la mozione, decidendo nel frattempo di tenere le elezioni generali nel marzo del 2012.

La ratifica finale da parte del parlamento slovacco della mozione di rafforzamento del Fondo Salva Stati è indubbiamente un'ottima notizia per la travagliata Eurozona. Dopo il rafforzamento, il fondo raggiungerà una dimensione di 440 miliardi di Euro: anche se l'importo non è sufficente ad emancipare del tutto l'Eurozona dalla crisi, garantirà almeno che la Grecia sul breve periodo non vada in default e finisca in bancarotta, dando anche più tempo ai paesi dell'Eurozona e dell'Ue per avanzare ulteriori nuove e complete misure di salvataggio.

Anche se alla fine la mozione di rafforzamento del Fondo Salva Stati Europeo ha ottenuto il sostegno di tutti i 17 paesi dell'Eurozona, iniettando forza per la soluzione della crisi del debito europea, nel corso della votazione la Slovacchia ha pagato con la caduta del governo, il che fa temere per il possibile passaggio della crisi del debito dall'economia alla politica. Il governo slovacco è stato il primo governo di uno Stato dell'Eurozona a cadere per la crisi del debito europea. Questa situazione potrebbe naturalmente influenzare il quadro politico degli altri paesi dell'Eurozona, visto che i timori per il quadro politico interno sono sempre al centro dell'attenzione dei governi degli altri paesi. Quest'anno è l'anno delle elezioni generali in Germania, mentre la Francia terrà l'anno prossimo le elezioni presidenziali. Il destino del governo slovacco farà sicuramente considerare di più il quadro politico interno ai governi tedesco e francese nelle prossime decisioni per affrontare la crisi del debito europea.

Le diverse considerazioni di interesse fra i vari paesi sono sempre state il motivo principale dell'impossibilità da parte dell'Eurozona di varare una mozione radicale, efficace, e completa per risolvere la crisi del debito. Le divergenze all'interno della Slovacchia sulla mozione di rafforzamento del Fondo Salva Stati esistono anche all'interno degli altri paesi dell'Eurozona. Gli oppositori ritengono che l'economia slovacca sia relativamente forte, e che la crisi non abbia avuto un forte impatto nei suoi confronti, quindi il paese non otterrà alcun vantaggio dal Fondo Salva Stati. Nel frattempo, sempre secondo gli oppositori, la Slovacchia è un " paese povero" dell'Eurozona, quindi non ha motivo di sborsare dei soldi per aiutare paesi ricchi come la Grecia e la Spagna.

Il continuo approfondimento della crisi del debito europea e la serie di conseguenze negative da questa arrecate hanno già messo nei pasticci i leader dei paesi dell'Eurozona, costringendoli ad avanzare un piano radicale di salvataggio. Il 12 ottobre, l'UE ha avanzato una "Road Map" per affrontare la crisi del debito dell'Eurozona. Anche se i contenuti concreti della cosiddetta "strategia completa" e come vada applicata la "Road Map" non sono ancora chiari, una cosa è certa: l'Eurozona non ha solo bisogno di un' iniezione stimolante, ma anche e soprattutto di una cura radicale.

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