Il primo ottobre a Lisbona è esplosa una grande manifestazione di protesta. Circa 13 mila cittadini hanno riempito l'Avenida da Libertade (Viale della Libertà) per protestare contro la politica di austerità finanziaria adottata dal governo sotto il quadro di accordo dei crediti d'assistenza.
Attualmente la crisi del debito portoghese è molto grave e le prospettive economiche non sono delle migliori. Secondo l'accordo raggiunto a maggio tra il governo ad interim portoghese, la Fondazione Monetaria Internazionale e l'Ue, c'è la speranza che nei prossimi tre anni il Portogallo possa ottenere dei crediti d'assistenza pari a 78 miliardi di euro, a condizione però che riduca le spese. A seguito della crisi, il governo portoghese ha adottato una serie di politiche di austerità finanziaria, come il grande elevamento dell'aliquota fiscale, lo scongelamento dell'aumento delle pensioni e dello stipendio, la riduzione dell'indennità di disoccupazione, ecc, influenzando fortemente la vita della popolazione.
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