
La guerra in Libia dura ormai da oltre quattro mesi, e finora non ci sono stati ancora segnali di una sua conclusione. Recentemente un giornalista della nostra radio ha fatto un'intervista esclusiva al portavoce dell'esercito dei ribelli, Ahmed Bani.
Parlando della situazione di guerra, Ahmed Bani ha affermato che a Misurata, ad est di Tripoli, la situazione complessiva è a favore dei rivoltosi. Bani ha anche ammesso che Bengasi ha trasferito delle armi ai ribelli di Misurata.
"A dire il vero le armi ed i proiettili della città di Misurata li abbiamo portati noi. Stiamo cercando di armare i civili locali e di ricercare rifornimenti di armi dalle varie parti. Misurata è come Bengasi, se qui avessimo ciunque fucili, quelli di Misurata potrebbero averne lo stesso numero. Il sostegno alla città di Misurata è una cosa che va da sè".
Bani ha osservato che anche le condizioni delle zone di montagna occidentali sono favorevoli ai ribelli, mentre nelle zone orientali, essi hanno già assediato Brega, importante città petrolifera. Tuttavia all'interno e nei pressi della città, ci sono mine disseminate ovunque, e ci sono anche fossati pieni di petrolio combustibile, ciò rende difficile l'avanzata delle truppe. I ribelli stanno cercando con ogni forza di eliminare le mine. Bani ha rivelato che tra tutti quelli che stanno combattendo a Brega, ci sono persone provenienti dall'ovest, dal sud e dall'est. Tuttavia, sono tutti uniti e combattono per realizzare un obiettivo comune.
"Sai che ho dei familiari che abitano nell'ovest, mentre io vivo ad est. Quindi in Libia, non importa se si è di una zona o di un'altra, tutti apparteniamo ad uno Stato. Adesso, tra quelli che hanno partecipato ai combattimenti a Brega, ci sono persone provenienti dal sud e dall'est. Perciò in Libia non ha importanza l'est o l'ovest, c'è una sola Libia".
Bani ha dichiarato che insistere ancora sulla discussione di una soluzione politica della crisi libica è ormai troppo tardi.
"E' ormai troppo, troppo tardi. Anche noi speravamo di risolvere la crisi libica attraverso soluzioni politiche. Ma la situazione attuale è che se Gheddafi è ancora vivo, i tantissimi civili libici non possono accettarlo. Ognuno sa che è troppo tardi. Allo stesso tempo, Gheddafi rifiuta sempre il piano per una soluzione politica della crisi".
La guerra libica procede da oltre quattro mesi, la Nato vi ha speso miliardi di dollari. A riguardo, Bani ha affermato che la Libia è un paese ricco, qualora la guerra giungesse a termine, il paese potrebbe restituire il denaro speso ai paesi aiutano la Libia".
"Sai noi siamo un paese molto ricco. Finora, hanno detto di aver scoperto che Gheddafi ha nei suoi conti all'estero beni per un valore totale di 177 miliardi di dollari. Tutti questi soldi fanno parte dei nostri beni demaniali. Sono sicuro che i beni all'estero di Gheddafi non sono solo questi, e potrebbero superare mille miliardi di dollari. Tutti questi sono soldi nostri, quindi abbiamo il denaro, e non abbiamo bisogno di farci pagare il conto da altri. Possiamo restituire questi soldi da soli. Vogliamo contare su noi stessi per realizzare il nostro obiettivo con i soldi ed il sangue. Abbiamo aspettato oltre 40 anni proprio questo momento. Siamo consepevoli che il costo della libertà è molto caro, vogliamo dipendere da noi stessi, impegnandoci a fondo fino all'eventuale vittoria."