Il Governo di Gheddafi affronta un momento cruciale
  2011-06-08 14:01:33  cri

Il 7 giugno, il leader della Libia Gheddafi ha pronunciato un nuovo discorso attraverso la televisione nazionale, affermando che non teme i raid della NATO e combatterà fino alla fine. Recentemente in collaborazione con gli aerei da caccia della NATO, le forze di opposizione avanzano su tre fronti verso la capitale Tripoli. Secondo gli esperti, la NATO e le altre parti continuano a fare pressione sul governo di Gheddafi, attraverso mezzi militari, politici e diplomatici in modo da ridurre il suo spazio vitale. Ora il governo di Gheddafi sta affrontando il momento cruciale della vita.

Il pomeriggio del 7 giugno, la TV nazionale libica ha trasmesso il "messaggio registrato" di Gheddafi. Nei 9 minuti di discorso, Gheddafi ha denunciato i continui attacchi aerei della NATO, ed ha affermato che il popolo libico non teme questi attacchi e che si batterà fino alla fine per la "liberazione della Libia" e l'espulsione degli "invasori". Gheddafi ha anche sottolineato "vivo o morto, non lascerò o tradirò il Paese". Nel frattempo, ha anche lanciato un appello affinché la gente si rechi presso la sua residenza nella caserma al-Aziziya per esperimeregli sostegno.

Nel contempo, aerei da caccia della NATO hanno effettuato nuovi attacchi sulla Libia. In collaborazione con le forze aeree NATO, negli ultimi giorni, l'opposizione libica ha iniziato a contrattaccare Gheddafi. Secondo quanto riferito da un alto comandante delle forze dell'opposizione libica, i loro attacchi di terra hanno già superato il momento piu' critico, e stanno avanzando su tre fronti verso Tripoli. Egli ha anche affermato di sperare che la guerra potrebbe finire entro un mese.

Mentre continua ad intensificarsi l'intervento militare in Libia, la NATO restringe senza sosta lo spazio vitale di Gheddafi attraverso mezzi politici e diplomatici. La maggior parte dei paesi occidentali, compresa l' UE e gli USA guardano all'opposione libica come l' "interlocutore" della Libia, e credono fermamente che in futuro l'opposizione libica guiderà il paese. Alla fine del mese scorso, la Russia, che aveva criticato fortemente l'intervento militare della NATO, ha improvvisamente cambiato la sua posizione, chiedendo congiuntamente con i paesi occidentali le dimissioni di Gheddafi durante il vertice di G8, così da limitare ulteriormente lo spazio diplomatico di Gheddafi nella comunità internazionale.

Inoltre, recentemente la comunità internazionale tra cui i grandi paesi occidentali continua ad inviare rappresentanti di alto livello per visitare Banghazi, quartier generale dell'opposizione. Il 4 giugno, il ministro degli Esteri britannico, William Hague, ha visitato improvvisamente Banghazi, promettendo di continuare a fornire ai ribelli assistenza militare. Egli "riconosce il governo di transizione come l'unico governo legittimo della Libia", ed economicamente parlando provvede a fornire fondi necessari all'opposizione. Lo stesso giorno del 7 giugno, Mikhail Margelov, rappresentante speciale di cooperazione con i paesi africani del presidente russo, è arrivato a Banghazi per un colloquio con i leader dei ribelli. Secondo gli esperi, apparentemente l'inviato russo è venuto per una mediazione nel conflitto libico, ma in realtà è per ricostruire una diplomazia post-bellica con la Libia.

Oltre alle pressioni esterne, Gheddafi si trova ad affrontare segni evidenti del "cambiamento interno". Negli ultimi giorni, i media continuano a riferire la situazione di tradimento dei funzionari del governo libico ad alto livello e comandanti militari. Il 7 giugno, secondo quanto riferito da alcuni media, il ministro del Lavoro libico, al-Amin Manfur, ha annunciato la propria defezione durante la conferenza dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro tenutasi a Ginevra in Svizzera. Il primo giugno, Shokri Ghanem, ministro del petrolio del regime libico e numero uno della Noc, è apparso a Roma, annunciando le sue dimissioni.

Inoltre, molte tribù che occupano un posto importante nella vita sociale libanese, hanno cominciato poco a poco ad entrare nelle fila dell'opposizione di Gheddafi.

Secondo gli esperi, visto che il governo di Gheddafi sta subendo forti e crescenti pressioni sia esterne sia interne, il suo spazio vitale si sta esaurendo, ed è possibile che le dimissioni di Gheddafi siano solo una questione di tempo, come affermato dal segretario generale della NATO Rasmussen.

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