Il 26 aprile la Libia ha lanciato separatamente appelli al Consiglio di Sicurezza dell'ONU e all'Unione Africana per convocare conferenze urgenti per discutere la situazione libica e gli interventi esteri in Libia.
Per quanto riguarda i bombardamenti degli aerei caccia della Nato alla residenza di Moammar Gaddafi avvenuti il 25 aprile, gli USA e la Gran Bretagna il 26 aprile hanno pubblicato una dichiarazione congiunta dichiarando che la Nato ha il diritto di colpire il comando delle truppe governative libiche, inclusa la residenza di Gaddafi, e che l'organizzazione terrà in considerazione l'ulteriore allargamento degli attacchi militari.
Lo stesso giorno il premier russo Vladimir Putin ha criticato energicamente i bombardamenti della Nato alla residenza di Gaddafi. Secondo lui, le azioni suddette hanno violato le risoluzioni relative del Consiglio di Sicurezza sul problema libico.
Il 26 aprile, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha inoltre approvato la fornitura di aiuti non bellici pari a 25 milioni di dollari all'opposizione libica. Il 26 aprile a Roma, il premier italiano Silvio Berlusconi e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno avuto un colloquio, raggiungendo un consenso di principio sulle questioni del quadro libico e della lotta all'immigrazione clandestina, ricucendo temporaneamente le recenti divergenze fra le due parti dovute al problema dell'immigrazione.
Viene riferito inoltre che lo stesso giorno l'Ufficio del coordinamento umanitario dell'ONU ha affermato a Ginevra che in buona parte della Libia mancano generi alimentari. Se non si ripristinerà quanto prima la fornitura, scoppierà una crisi alimentare.