Il 20 aprile, l'Istituto nazionale delle Scienze e Tecnologie Industriali Avanzate del Giappone (AIST) ha dichiarato che, in base alle ricerche, i materiali radioattivi emessi dalla prima Centrale nucleare di Fukushima hanno influenze molto limitate sulle acque sotterranee locali.
Il 19 aprile, il vice direttore dell'Agenzia internazionale dell'Energia atomica (AIEA) Denis Flory ha affermato che da oggi in poi e fino a prima che le fughe nucleari vengono sottoposto ad un controllo praticabile, i materiali radioattivi emessi non aumenteranno su vasta scala.
Secondo una notizia del 19 aprile della Central News Agency (KCNA) nordcoreana, il paese ha già rielvato iodio 131 e cesio 137 a Wonsan, città sulla costa orientale, e a Cheong Jin, porto nel nordest.