Il 10 aprile, a causa del lento procedere dei preparativi, la Tokyo Electric
Power Company (TEPCO) è stata costretta a rinviare il trasferimento delle acque reflue altamente radioattive del gruppo di generatori n.2 della prima centrale nucleare Fukushima in altri luoghi di conservazione. Lo stesso girono, i dipartimenti interessati del governo giapponese hanno affermato che l'organizzazione di un piano di riparazione del sistema di raffreddamento del reattore nucleare necessiterà di alcuni mesi.
Lo stesso giorno, un organo governativo interessato ha annunciato che secondo i test, in un campione di acqua marittima prelevato a 30 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima, l'attività degli elementi radioattivi ha superato il limite stabilito dai termini di legge.