Il 30 marzo la Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha dichiarato che i reattori 1, 2, 3 e 4 della centrale nucleare di Fukushima n.1 saranno smantellati. Il capo di gabinetto giapponese Yukio Edano, lo stesso giorno, ha annunciato che anche i reattori 5 e 6 saranno disattivati.
Secondo quanto riportato dai media giapponesi, dal giorno 31 la Tepco sta provando a spruzzare una resina idrosolubile sulle macerie della centrale per impedire l'emissione di polveri radioattive.
Dati gli altissimi livelli radioattivi intorno alla centrale nucleare di Fukushima, l'Agenzia internazionale per l'Energia atomica (AIEA) ha consigliato al governo giapponese di allargare ulteriormente il raggio di evacuazione e di trasferire il maggior numero di residenti all'esterno dell'area dell'incidente.
Secondo le fonti ufficiali, fino alle ore 21 locali del 30 marzo, il terremoto e lo tsunami, che l'11 marzo hanno colpito il Giappone, hanno provocato 11362 morti e 16290 dispersi.