
Il 20 marzo, gli Usa e la Gran Bretagna hanno affermato che il primo turno di azioni militari contro la Libia, attuate da alcuni paesi occidentali, tra cui Usa, Gran Bretagna e Francia hanno avuto successo.
Lo stesso giorno, in molti programmi televisivi, Michael Mullen, il presidente americano della Conferenza congiunta dei capi di Stato maggiore militare, ha detto che le azioni militari miranti ad istituire la non fly zone in Libia hanno "avuto successo" e che le truppe dei vari paesi hanno già ostacolato gli attacchi contro Benghazi, controllata dalle forze armate anti-governative dell'esercito del governo libico.
Il ministro della Difesa della Gran Bretagna, Liam Fox, lo stesso giorno ha affermato che nei prossimi giorni, in caso di necessità, i bombardamenti continueranno.
Il 20 marzo, la parte ufficiale libica ha annunciato che attualmente, i bombardamenti hanno già causato 64 morti e 150 feriti.
Lo stesso giorno la parte militare francese ha annunciato che l'esercito francese ha già inviato almeno 15 aerei da caccia che prenderanno parte alle azioni militari contro la Libia. La portaerei francese Charles de Gaulle è già partita per la Libia.