A partire dalla sera del 19 marzo i paesi occidentali capeggiati da Francia, Gran Bretagna e Usa hanno iniziato ad attaccare la Libia. Il giorno 20 la comunità internazionale ha avuto diverse reazioni al riguardo.
Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Jiang Yu ha affermato che la parte cinese esprime il dispiacere per gli attacchi contro la Libia. La Cina come sempre non sostiene l'utilizzo della forza militare nelle relazioni internazionali, ma è del parere di rispettare i principi della Carta dell'Onu ed i regolamenti relativi della legge internazionale.
L'assistente presidenziale Usa agli affari della sicurezza statale, Thomas Donlion, ha affermato che le operazioni di intervento in Libia da parte degli Usa e i paesi alleati stanno andando a gonfie vele. Tuttavia, lo stesso giorno, il Segretario alla difesa Usa Robert Gates ha detto no all'ampliamento delle operazioni militari in Libia, affermando allo stesso tempo che fra qualche giorno la parte Usa consegnerà il potere di comando militare.
A proposito del cessate il fuoco chiesto dalla Libia, il portavoce del Primo ministro britannico ha affermato che la parte britannica farà il giudizio secondo le concrete azioni della Libia e continuerà ad eseguire le risoluzioni del Consiglio della Sicurezza dell'Onu.