Secondo quanto appreso dalla polizia giapponese il 17 marzo, fino alle 8:00 dello stesso giorno, il bilancio del violento terremoto dell'11 marzo nel nord-est del Giappone e dello tsunami successivo è salito a 4314 morti e 8606 dispersi nel paese.
Dopo il panico provocato dal terremoto di giorni fa e la perdita dei materiali radioattivi della centrale nucleare a Fukushima, il 16 marzo l'imperatore del giappone Akihito ha pronunciato un discorso in televisione, chiedendo al popolo di non abbandonare la speranza, di restare unito per superare le difficoltà. Anche il capo segretario del gabinetto giapponese, Edano Yukio, ha affermato che non c'è problema nella fornitura dell'energia, quindi non bisogna cadere nel panico.
Intanto il 16 marzo la situazione dei gruppi elettrogeni 3 e 4 è tornata preoccupante e pericolosa.
Inoltre, lo stesso giorno, la Banca centrale giapponese ha dichiarato il suo piano di versare altri 5000 miliardi di Yen nel sistema finanziario del Giappone. Questo è il quarto giorno che la Banca centrale continua a versare fondi nel sistema finanziario del paese, per un totale raggiunto di 51800 miliardi di Yen.