Secondo quanto spiegato il 16 marzo dal portavoce dell'Ambasciata cinese in Giappone, Deng Wei, fino alle 10:00 dello stesso giorno, ora di Beijing, 2000 cittadini cinesi sono già stati messi in salvo dalle zone più colpite in Giappone fra cui Miyagi, Fukushimae Ibaraki e ora sono stati sistemati a Tokyo e Niigata.
Nei distretti sopra citati vi sono 33 mila cittadini cinesi. Deng Wei ha sottolineato che il ritiro è basato sul principio di volontarietà. Adesso i cinesi tratti in salvo si sono concentrati nell'aeroporto internazionale di Narita di Tokyo e nella città di Niigata, occorre quindi aumentare i voli per rimpatriarli.