Dopo le esplosioni e incendi successivi nei 4 reattori della centrale nucleare n.1 di Fukushima, i reattori si trovano in stato di instabilità, con il rischio di un'ulteriore estensione delle fuoriuscite radioattive, per cui il governo giapponese ha chiesto alle varie località di intensificare il monitoraggio delle radiazioni.
Il gruppo di 7 esperti formato dall'Onu per la valutazione delle calamità e il coordinamento è già arrivato in Giappone, dove aiuterà il governo giapponese ad attivare le iniziative urgenti contro la crisi.
Il 15 marzo a Ginevra, la WMO (World Meteorological Organization) ha dichiarato che, su richiesta dell'IAEA, ha già attivato il meccanismo di risposta alle emergenze ambientali, per fornire supporto al controllo della diffusione di sostanze radioattive provocata dalle perdite alla centrale nucleare di Fukushima in Giappone.
Inoltre, vista la gravità degli incidenti alla centrale nucleare di Fukushima, i dipartimenti interessati della Cina hanno rafforzato le attività di monitoraggio della radioattività.