Il 14 marzo a Bruxelles i ministri dell'Ambiente dei paesi membri dell'Ue hanno convocato una riunione urgente, discutendo principalmente gli incidenti nella centrale nucleare di Fukushima provocati dal terremoto. Inoltre il 15 si terrà un'altra riunione urgente per valutare la situazione in Giappone e vedere se ci sono delle lezioni che possono essere tratte a livello europeo.
La maggior parte dei paesi europei ha centrali nucleari sul proprio territorio e la Francia è il secondo maggior paese produttore d'energia nucleare, quindi gli occhi dell'Europa sono puntati sulle emissioni radioattive nelle centrali nucleari giapponesi.
L'Austria, che aveva rinunciato all'energia nucleare dal 1978, ha posto in dubbio i requisiti di sicurezza in caso di terremoti, ed i sistemi per il raffreddamento dei reattori, lanciando un appello per collaudare la pressione delle centrali nucleari. Tuttavia la Francia ha ritenuto che il tempo non fosse maturo, affermando che l'Europa non fosse ancora in possesso di sufficienti informazioni sulla valutazione completa dell'energia nucleare.
Prima di questo, la Svizzera ha annunciato di sospendere il piano d'aggiornamento delle centrali nucleari al confine.