Il 15 marzo la Tokyo Electric Power Company ha confermato che in mattinata dal reattore n.2 della centrale nucleare n.1 di Fukushima si è sentito il rumore di un'esplosione, è emerso del vapore bianco sul reattore n. 3, e nel reattore n. 4 si sono verificati un'esplosione e un incendio che hanno danneggiato il tetto dell'edificio. Continua il lavoro di iniezione d'acqua nei reattori n. 1,2,3 per abbassare la temperatura, tuttavia nel distretto di Ibaraki, a sud del distretto di Fukushima, lo stesso giorno è stata scoperta una radiazione 100 volte superiore ai valori normali. Anche nella zona di Tokyo, distante 220 chilometri dalla centrale, è stata scoperta una radiazione ridotta.
Dopo l'incidente delle perdite nucleari in Giappone, provocate dal sisma, Cina, Ue, Germania, Finlandia, Kazachstan ed altri paesi prestano una maggiore attenzione alle proprie centrali nucleari.
Il 14 marzo, il Ministero della Tutela ambientale cinese (l'Amministrazione statale della sicurezza nucleare) ha rivelato che dalle verifiche ambientali sulle sostanze radioattive condotte in varie località cinesi, non è stata registrata nessuna condizione anomala e tutti i gruppi elettrogeni nucleari in funzione si trovano in una situazione normale.
L'Ue ha deciso di tenere il 15 marzo una riunione urgente sulla sicurezza nucleare per riesaminare gli standard di sicurezza delle centrali nucleari dei vari paesi membri e la loro applicazione, e verificare i piani preventivi antisismici delle centrali, in modo da assicurarne la sicurezza.
Il 14 marzo, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha annunciato la sospensione del piano di estensione per tre mesi del funzionamento di alcune centrali nucleari, approvato nel 2010.