L'11 marzo nelle acque nordorientali del Giappone si è verificato un terremoto di magnitudo 9.0 che ha provocato un violento tsunami, causando grandi perdite umane e patrimoniali. La comunità internazionale ha fornito via via aiuti al paese.
A mezzogiorno del 13, la missione cinese di soccorso è giunta in Giappone, avviando insieme ai loro omologhi nipponici i vari soccorsi post sisma tra cui la ricerca ed il salvataggio. Allo stesso tempo, il governo cinese ha deciso di fornire beni di prima necessità per un valore di 30 milioni di RMB. Inoltre, sono stati raccolti dall'Ambasciata cinese, dalle imprese cinesi e dai cinesi e studenti nel paese fondi per 4.57 milioni di RMB, in risposta alla calamità.
Oltre a due missioni di soccorso, gli Stati Uniti hanno inviato un altro gruppo di esperti nucleari, che forniranno aiuti specializzati.
Nel contempo, i gruppi di soccorso di Singapore e Indonesia sono arrivati nel Giappone, pertecipando ai soccorsi.
Alla luce delle ultime notizie, fino alle 8:00 del giorno 15, il bilancio del violentissimo sisma ed il seguente tsunami verificatisi il giorno 11 è stato confermato a 2414 morti e 3118 dispersi.