Il 15 marzo, la polizia giapponese ha confermato che fino alle 12:30 dello stesso giorno, il violentissimo sisma verificatosi l'11 marzo e il seguente tsunami hanno provocato almeno 2475 morti e 3611 dispersi. Con lo svolgimento di ricerca e soccorso, si prevede che il bilancio delle vittime sarà destinato ad aumentare.
Secondo quanto appreso, le zone sinistrate soffrono di scarsità di cibo, medicine e combustibile, per cui molti ospedali possono effettuare solo un semplice trattamento d'emergenza ai feriti leggeri. Preoccupanti in particolare gli scoppi e le perdite di sostanze radioattive nella centrale nucleare Daiichi di Fukushima, che minacciano la salute dei locali.