Giappone: potrebbe verificarsi un'altra esplosione a causa di un accumulo d'idrogeno
  2011-03-14 13:40:26  cri

Secondo quanto riportato dai media giapponesi il 14 marzo, fino alle ore 24 del giorno precedente, il terremoto di magnitudo 9,0 verificatosi nelle coste nord-orientali del Giappone e il conseguente tsunami hanno provocato 1597 morti e 1920 dispersi.

Minamisanriku-chyo, nella prefettura di Miyagi, è la città più colpita dal sisma e attualmente vi sono ancora 9500 dispersi. Secondo un responsabile della polizia del distretto Miyagi, il numero dei morti, in base ai dati aggiornati al 13 marzo, sarebbe superiore a 10 mila. Fino ad ora, nella parte nord orientale del Giappone e in 6 distretti dell'area settentrionale della regione del Kanto, il numero dei rifugiati ha superato i 275mila, per cui i governi di Lwate e di Sendai hanno iniziato a pensare alla costruzione di abitazioni temporanee.

Secondo quanto rivelato dal ministero della Difesa giapponese, al momento, i militari delle Forze di Autodifesa, inviati nelle zone colpite, sono piu' di 50 mila. Il ministero della Difesa ha annunciato inoltre che, entro una settimana, il numero dei militari arriverà a 100 mila, di cui 70 mila appartenenti alle Forze di Autodifesa terrestre e 30 mila a quelle marittime e aeree. Secondo quanto appreso, un'azione di soccorso di tale portata non si verificava dal 1995, anno in cui le Forze di Autodifesa avevano inviato nelle zone colpite dal terremoto di Kobe una squadra costituita da un numero di militari compreso tra i 50 e i 60 mila.

Dato che la centrale nucleare, la stazione di energia termica, la sottostazione di trasformazione e gli impianti per la trasmissione di energia elettrica sono stati gravemente colpiti, il primo ministro giapponese, Kan Naoto, il 13 marzo, nel corso di una conferenza, ha dichiarato che a partire dal 14 marzo l'energia del Tokyo Electric Power sarà razionata con black-out programmati nelle zone del Giappone coinvolte dal terremoto. Secondo quanto appreso, la rete di trasmissione dell'energia elettrica copre principalmente la regione del Kanto, in cui si trovano Tokyo e le prefetture di Shizuoka e Yamanashi. Il 13 marzo, l'azienda elettrica Tokyo Electric Power ha parlato del programma di dividere le suddette zone in 5 parti e di razionare l'energia dalle 06:20 alle 22:00 del 14 marzo, ora locale di Giappone. Il centro della capitale Tokyo sarà invece escluso da questo programma. La mattina del 14 marzo, l'azienda elettrica Tokyo Electric Power ha annunciato di non applicare il programma nella prima fase, ossia dalle 6 alle 10, per il miglioramento dell'offerta, una volta però che la domanda di energia elettrica sarà superiore alle previsioni, il piano d'interruzione di corrente verrà adottato in qualsiasi momento. Le misure d'interruzione di energia elettrica potranno condizionare in un certo senso il sistema dei trasporti, le fabbriche e la vita quotidiana del popolo. Il governo giapponese ha quindi lanciato l'appello alla popolazione locale di risparmiare la corrente e ha dato l'incarico di ministro della propaganda di risparmio elettrico al ministro della riforme amministrative Renho.

Per quanto riguarda la situazione delle due centrali, il primo segretario del gabinetto giapponese Edano Yukio, la mattina del 14 marzo, nel corso di una conferenza stampa, ha riferito che, attualmente, non vi sono delle informazioni che necessitano di essere comunicate al popolo giapponese.

A seguito del mancato funzionamento del sistema di raffreddamento del reattore N°3 della prima centrale nucleare di Fukushima, il pomeriggio del 13 marzo, Edano Yukio ha affermato che a causa di un accumulo di idrogeno nel sistema di raffreddamento del reattore N°3, potrebbe verificarsi un'esplosione, come quella già accaduta al reattore numero 1. Gli impiegati della centrale hanno aperto la valvola del rilascio di aria per alleviare la pressione nel reattore nucleare, e, nel frattempo, hanno utilizzato l'acqua del mare per raffreddare l'intero sistema. La sera del 13 marzo, Edano Yukio, presentando la situazione del reattore numero 3 durante una conferenza, ha detto che, a seguito dell'utilizzo dell'acqua del mare, è aumentato il livello dell'acqua di raffreddamento. Edano Yukio ha aggiunto che secondo le analisi degli esperti, esiste la possibilità di un'esplosione del reattore N°3, come già accaduto al reattore N°1, ma che comunque la forza della possibile esplosione non sarà dello stesso impatto. Per questa ragione ha invitato il popolo giapponese a non preoccuparsi. Secondo altre fonti giapponesi, il Tokyo Electric Power ha iniziato a versare le acque del mare nel reattore N°2.

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