Grazie all'attivo coordinamento dell'Ambasciata cinese in Egitto e delle varie parte locali, nelle prime ore del 2 marzo, ora locale, 340 impiegati delle imprese cinesi, evacuati il 28 febbraio dalla Libia, sono partiti dal Cairo per la Cina con un volo charter. Ecco di seguito un nostro servizio in merito:
Nutrendo una sincera gratitudine verso la patria e un profondo pensiero per i familiari, all'una del 2 marzo, ora locale, 340 cinesi evacuati dalla Libia sono saliti su un volo charter inviato di Air China per tornare in patria. Song Aiguo, ambasciatore cinese in Egitto, ha affermato che l'Ambasciata in Egitto, correndo contro il tempo, ha organizzato meticolosamente i lavori di evacuazione e ha completato efficacemente i loro compiti di questa fase:
"Nonostante la fatica, ognuno di noi è contento. Abbiamo organizzato bene ed in breve tempo il rimpatrio dei cittadini cinesi, tramite frequenti contatti con la parte egiziana, così da permettere ai cinesi di entrare in Egitto. I lavori domestici e esterni sono stati svolti simultaneamente, così i nostri lavori potevano essere svolti efficacemente e in accordo coi nostri piani."
Il 28 febbraio 340 cinesi sono partiti da Sabha, città meridionale libica, per raggiungere il Cairo con un volo charter affitato dalla linea aerea egiziana. Gli evacuati sono tutti impiegati delle imprese edili cinesi in Libia: Zhou Dongfeng, impiegato del 23° Dipartimento della Società ferroviaria cinese, dopo essersi sistemato in hotel, non era più preoccupato. Egli ha detto:
"Questa evacuazione è stata veramente intensa, ma anche molto ordinata. Dopo essere arrivati all'aeroporto, i libici locali, nonostante la sommossa nazionale, erano ancora amichevoli con noi cinesi. Noi eravamo naturalmente molto commossi perché avevamo lasciato un luogo pericoloso, per cui abbiamo ottenuto una sicurezza fondamentale. E poi abbiamo contattato i nostri familiari per comunicare loro che stavamo tutti bene. Per quando arriveremo a Beijing, la nostra compagnia ha già formato un'organizzazione per la garanzia logistica, per cui non abbiamo nulla di cui preoccuparci."
In questi anni di lavoro all'estero, Zhou Dongfeng ha percepito profondamente il continuo aumento dello status della Cina sulla scena internazionale, e dopo l'evacuazione dalla Libia di questa volta, si sente ancora più orgoglioso di essere cinese.
"Siamo molto grati al nostro governo ed al nostro Paese. Attualmente la Cina dispone di una potenza così grande da riuscire a evacuare ordinatamente tutti i cittadini cinesi rimasti in Libia. Inoltre, devo dirti una cosa che ci fa sentire orgogliosi: lo status della Cina è salito gradualmente sulla scena internazionale, e i locali libici sono molto amichevoli con noi. Ti garantisco che il 90% dei libici ci salutano in cinese quando ci vedono".
Secondo quanto pianificato dai settori responsabili, i 340 cittadini cinesi appartengono probabilmente all'ultimo gruppo che verrà evacuato dall'Egitto. Lu Jingchun, portavoce dell'ambascita cinese in Egitto, ha spiegato che è loro desiderio e responsabilità comune che tutti i cittadini cinesi attualmente arrivati al Cairo dalla Libia possano tornare in patria sani e salvi.
"Una volta arrivati al Cairo, li abbiamo trasportato all'hotel con un pullman. L'ambasciata ha mandato dei diplomatici per aiutarli a sistemare gli alloggi. La mattina del primo marzo, l'ambasciatore Song Aiguo e i suoi colleghi dell'ambasciata sono andati appositamente all'hotel per esprimere il sincero ringraziamento sia personale che da parte del Partito comunista e dei leader del Consiglio di Stato cinese"