"Oggi ci sentiamo molto sollevati", queste sono state le parole di Shi Zhifei, un impiegato di una compagnia a capitali cinesi in Libia dopo il rimpatrio.

In seguita ai duri colpi portati alla sicurezza interna della Libia, paese nordafricano, l'incolumità di oltre 30 mila cittadini cinesi che si trovavano sul posto ha toccato il cuore di tutto il paese, che sta svolgendo un'impresa nazionale di salvataggio senza precedenti. La mattina del 24 scorso, il primo gruppo di 43 impiegati delle compagnie a capitali cinesi spostati dalla Libia ad Alessandria d'Egitto, è arrivato all'aeroporto internazionale di Beijing, permettendo a molte persone di rasserenarsi.

Allo stesso tempo, il Comando d'emergenza del Consiglio di Stato cinese sta coordinando giorno e notte i dipartimenti governativi interessati per svolgere al meglio i soccorsi; voli charter, pescherecci e un centinaio di autobus viaggiano verso la Libia per raccogliere i cittadini cinesi ancora sul posto. Sfruttare tutte e tre le vie di comunicazione, mare, terra e aria, mostra la determinazione e la volontà del governo cinese di proteggere i propri cittadini all'estero, messi sotto lo scudo protettivo cinese!

Si deve dire, che le iniziative di salvataggio sono molto difficili, soprattutto a causa della quantità elevata di personale impiegato, tempi brevissimi e repentini cambiamenti della situazione. Ora, anche se tanti cittadini cinesi sono ancora fermi in Libia, dopo le rapide e complete iniziative di salvataggio del governo cinese, la gente vede la speranza.

Il governo cinese può svolgere il soccorso in così breve tempo e in multitasking, principalmente per il miglioramento del meccanismo di risposta alle emergenze all'estero. Negli ultimi anni, in seguito alla continua accelerazione del passo di apertura della Cina, sempre più cittadini cinesi sono andati all'estero e i pericoli incontrati hanno fatto naturalmente aumentare i rischi. Di conseguenza, la creazione del meccanismo di risposta alle emergenze all'estero, garantendo tempestivamente la sicurezza dei cittadini cinesi esteri, corrisponde ai doveri diplomatici del paese. A partire da giugno scorso ci sono stati gli urgenti voli charter per il Kirghizistan, all'inizio di quest'anno molti cittadini cinesi incappati nelle tensioni interne egiziane, sono stati aiutati a ritornare a casa in tutta sicurezza. Oltre alle iniziative in mare, via terra e aeree per il rapido rimpatrio dei cinesi in Libia, il meccanismo cinese di risposta alle emergenze all'estero si sta perfezionando di volta in volta attraverso la pratica, al fine di garantire gli interessi esteri dei cinesi e la sicurezza dei cittadini cinesi all'estero, svolgendo un compito di primaria importanza.

Il governo cinese persiste sempre nel pensiero esecutivo di mettere "l'uomo al primo posto e dare potere al popolo", e per quanto riguarda la diplomazia, seguire il concetto di "diplomazia per il popolo". Negli ultimi anni, in seguito al rafforzamento generale della forza nazionale e all'innalzamento dell'influenza internazionale da parte della Cina, il Paese ha rafforzato la protezione consolare e gli spazi di soccorso all'estero. Valutando le calamità naturali, la situazione della politica estera, le guerre e le azioni criminali nei confronti dei cittadini cinesi, il governo cinese fa tutto il possibile per garantire la tutela dei propri cittadini all'estero. Il rimpatrio dei cittadini cinesi in Libia, è un'altra dimostrazione concreta del concetto "diplomazia per il popolo". Ogni cittadino cinese all'estero può dire orgogliosamente come Shi Zhifei: "Oggi ci sentiamo molto sollevati".