Il 22 febbraio il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha tenuto una riunione d'emergenza sulla situazione in Libia, dopo la quale ha sollecitato il governo libico a porre fine immediatamente alle violenze e a dare gradualmente ascolto alle legittime richieste popolari.
Il Consiglio di sicurezza ha anche sollecitato le autorità libiche e le parti interessate a garantire la sicurezza degli stranieri nel Paese e a permettere l'ingresso di materiali d'assistenza umanitaria e di medicinali.
Dopo aver partecipato alla riunione d'emergenza a porte chiuse tenuta lo stesso giorno dal Consiglio di Sicurezza sulla situazione in Libia, il rappresentante permanente cinese all'Onu Li Baodong ha detto ai giornalisti che la parte cinese segue da vicino le agitazioni nel paese e spera che venga ripristinata al più presto la stabilità sociale e l'ordine normale.
Secondo quanto illustrato dall'ambasciata cinese in Egitto, la sera dello stesso giorno un primo gruppo di 39 cittadini partiti dalla Libia è arrivato in sicurezza nei territori egiziani ed è stato sistemato in modo appropriato.
Inoltre, il governo cinese ha deciso di inviare dei voli charter e delle navi nelle acque della Libia per aiutare l'evacuazione dei cittadini cinesi in Libia.
Secondo quanto riportato, dopo Cina, Australia e Portogallo, anche Italia, Grecia, Olanda, Gran Bretagna e Francia hanno inviato degli aerei per rimpatriare i propri cittadini.