Si terrà dal 26 al 27 giugno a Toronto, in Canada, il quarto summit del G20. Si tratta del primo summit dopo l'istituzione del meccanismo del summit del G20 e avrà un profondo significato di transizione. Durante il Summit si discuterà della situazione economica globale, la crisi del debito sovrano europeo, il commercio internazionale e la supervisione finanziaria. Secondo alcuni economisti europei ed americani, tale summit sarà un proseguimento di quello di Pittsburgh tenutosi lo scorso settembre. Riguardo i risultati, si prevede un summit distensivo. Ecco di seguito un nostro servizio in merito:
Sin dallo scorso summit di Pittsburgh del settembre scorso, nonostante l'economia globale abbia visto una lenta ripresa, tuttavia la tendenza è piena di incertezze. I problemi finanziari di molti paesi stanno causando la fluttuazione del mercato, rallentando la ripresa economica e riducendo la prospettiva della crescita sul lungo termine.
Recentemente, il Ministro delle finanze canadese, Jim Flaherty, ha sottolineato che il summit di Toronto avrà come tema principale la continua messa in atto del "quadro di una crescita forte, sostenibile ed equilibrata", avanzato nello scorso del summit di Pittsburgh. In proposito, egli ha dichiarato:
"Il quadro di crescita sostenibile è alquanto importante e sarà l'obiettivo prioritario del summit del G20. I ministri delle finanze sono pronti a proporre politiche concrete e misure efficaci ai leader partecipanti. Per alcuni paesi europei appesantiti degli enormi debiti, l'attuale situazione non potrà continuare. Questi dovranno migliorare il quadro finanziario, dimostrando la capacità e la determinazione nel risolvere i problemi. Nello stesso tempo, al summit si discuterà della continua accelerazione della riforma finanziaria, mentre l'incertezza sarà la maggiore sfida per il sistema finanziario."
Jeffrey Schott, alto ricercatore dell'Istituto sull'economia internazionale di Peterson, famoso think tank americano, ritiene che la macroeconomia ed il settore finanziario saranno ancora i punti focali del summit di Toronto. Egli ha detto:
"Ritengo che i due temi prioritari siano il quadro economico globale e la riforma finanziaria. Dalla crisi finanziaria globale emerge la sussistenza di malattie nel settore finanziario. Il summit dovrà continuare a risolvere tali problemi, migliorando il sistema finanziario internazionale e promuovendo ulteriormente la riforma degli organismi finanziari."
Il 19 giugno la Banca Popolare cinese ha annunciato l'ulteriore promozione della riforma del meccanismo di formazione del tasso di cambio del RMB secondo la situazione finanziaria interna ed estera e delle entrate e uscite internazionali della Cina, aumentandone la flessibilità.
Secondo Schott, l'ulteriore riforma del meccanismo del tasso di cambio del RMB ha trasmesso al summit del G20 un segno positivo. Egli ha detto:
"La decisione del governo cinese è un passo positivo verso il giusto orientamento e ha ricevuto la soddisfazione della comunità internazionale. Nello stesso tempo è ugualmente importante che tutti i paesi membri del G20 dovranno promuovere la crescita economica sostenibile globale con azioni concrete. Gli Usa ed i paesi europei dovranno impegnarsi nella riduzione del deficit. Per realizzare tale obiettivo è molto importante la cooperazione della comunità internazionale."
Durante una conferenza stampa, il Ministro delle finanze canadese, Jim Flaherty, ha affermato che l'influenza cinese nella promozione della crescita economica globale ha visto un continuo rafforzamento. Egli si è così espresso:
"La Cina sta svolgendo un ruolo sempre più importante, un ruolo di guida dell'economia mondiale in vari ambiti. La Cina tratta seriamente lo squilibrio economico globale, rendendosi conto di poter apportare concrete influenze come economia emergente, ampliando attivamente il fabbisogno, esprimendo opinioni sul palcoscenico internazionale su come suscitare i paesi europei caduti nella crisi del debito a migliorare attivamente il quadro finanziario."