Il 22 gennaio centomila haitiani hanno lasciato Port-au-Prince colpita dal terremoto, cercando un alloggio temporaneo in altri luoghi. L'ordine di vita nel capitale è stato ripristinato, tuttavia scarseggiano ancora cibi e assistenza medica.
Lo stesso giorno i funzionari del Comitato internazionale della Croce Rossa ad Haiti hanno detto ai media che alcune organizzazioni internazionale hanno riscontrato nelle zone sinistrate malattie infettive come disenteria e meningite cerebrospinale epidemica, necessita una prevenzione tempestiva ed efficace.
Secondo la valutazione della Camera di commercio haitiana il forte terremoto ha causato danni economici equivalenti a un miliardo di USD, occorreranno forse una decina di anni e fondi di assistenza di circa 10 miliardi di USD per la completa ricostruzione del paese.