Il 22 ottobre si è aperto a Roma il secondo "Forum sullo sviluppo del Tibet cinese", volto a presentare al mondo la situazione attuale, le prospettive di sviluppo e le opportunità di cooperazione della regione. Alla cerimonia di apertura hanno presenziato oltre 400 personalità degli ambienti politico, accademico, commerciale e culturale di Cina, Italia, Austria, USA, India, Australia, Spagna e Belgio.
Nel suo intervento, Wang Chen, direttore dell'Ufficio stampa del Consiglio di Stato cinese, ha affermato che la presenza di esponenti dei vari ambienti di diversi Paesi per discutere lo sviluppo del Tibet e la cooperazione negli ambiti economico, sociale e culturale, rende il forum non solo un grande meeting tibetologico internazionale di ricerche sui problemi dello sviluppo del Tibet, ma anche un significativo evento della cooperazione economica e degli scambi culturali tra Cina e Italia. Egli ha sottolineato:
"L'attuale Forum sullo sviluppo del Tibet è un' importante componente degli scambi di amicizia fra Cina ed Italia, che promuoverà sicuramente la comprensione reciproca ed approfondirà l'amicizia tra i popoli dei due Paesi, darà impulso agli scambi e alla cooperazione fra le due parti negli ambiti economico, sociale e culturale, ed arricchirà e approfondirà le relazioni bilaterali di amicizia già esistenti."
Il governo italiano ha prestato grande attenzione al secondo Forum sullo sviluppo del Tibet, alla cui cerimonia di apertura hanno partecipato il ministro della Cultura Sandro Bondi, il ministro del Turismo Vittoria Brambilla, l'ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti, e il presidente della Fondazione Italia-Cina Cesare Romiti. Nel suo messaggio augurale, Bondi ha affermato che il Forum sullo sviluppo del Tibet e le attività dell'Anno culturale della Cina che si terrà in Italia l'anno prossimo favoriranno ulteriormente la comprensione degli italiani nei confronti della Cina. Egli ha detto:
"L'incontro di questa mattina mi permette innanzitutto di ricordare l'importanza della cultura, degli scambi culturali, come strumento privilegiato per sviluppare anora di più un felice rapporto già esistente tra il mondo italiano e quello della Cina. Un tema oggi più che mai di grande attualità perché come tutti sapranno, l'anno prossimo, si terrà in Italia 'l'Anno culturale della Cina', un'avvenimento a cui noi attribuiamo particolare importanza."
Nel suo intervento, l'ambasciatore cinese in Italia Sun Yuxi ha detto di sapere che il popolo italiano si interessa a fondo del problema del Tibet ed ha espresso la convinzione che il Forum permetterà agli italiani di capire meglio la situazione attuale e futura del Tibet. Egli ha detto:
"Attraverso discussioni accademiche e mostre di pittura, il Forum presenta obiettivamente i grandi progressi e cambiamenti del Tibet negli ultimi cinquant'anni, promuovendo la comprensione degli italiani di questo misterioso 'tetto del mondo'. Dal canto loro, coi loro pennelli, gli artisti cinesi hanno riprodotto e sublimato i costumi e le usanze unici della regione."
Nel corso della cerimonia d'apertura, Duotuo, vice presidente della Regione autonoma del Tibet, ha presentato agli ospiti la situazione attuale e le prospettive di sviluppo del Tibet. Alla fine, egli ha detto che c'è ancora una lunga strada da percorrere per il completo sviluppo del Tibet, tuttavia le popolazioni delle varie etnie della regione accoglieranno una vita ancora più felice.
"Crediamo profondamente che sotto la giusta guida del governo centrale, con la generosa assistenza del miliardo e 300 milioni di cinesi, la sincera attenzione degli amici italiani e degli altri Paesi del mondo, e l'unità e l'impegno delle popolazioni delle varie etnie del Tibet, riusciremo sicuramente ad aprire una strada di sviluppo dalle caratteristiche cinesi e tibetane, e a realizzare uno sviluppo economico e sociale maggiore, migliore, e più veloce, costruendo un nuovo Tibet con una produzione sviluppata, una vita abbiente e un ottimo ambiente ecologico.