Cina: la civiltà ecologica per promuovere la modernizzazione socialista
  2012-11-30 14:29:28  cri

Il rapporto del 18° Congresso Nazionale del PCC avanza "l'assegnazione di un'evidente posizione alla costruzione di una civiltà ecologica, il suo inserimento nei vari aspetti e nell'intero processo della costruzione economica, politica, culturale e sociale, l'impegno per la costruzione di una Cina meravigliosa, e la realizzazione del perenne sviluppo sostenibile della nazione cinese". In questo modo, la disposizione generale della causa del Socialismo dalle caratteristiche cinesi si amplia dall'integrazione della costruzione economica, politica, culturale e sociale "4 in 1" all'inserimento della costruzione della civiltà ecologica, ossia al modello "5 in 1". Il redattore capo del giornale Qiaobao, pubblicato negli Usa, Xiao Dong, osserva che questa nuova espressione esprime l'ideale cinese di civiltà ecologica, fondato sul rispetto, adattamento e tutela della natura.

(Reg.1)

"Il rapporto del 18° Congresso Nazionale del PCC avanza la richiesta di privilegiare la costruzione di una civiltà ecologica, e di elevarla allo stesso livello della costruzione economica, politica, culturale e sociale. Per la prima volta, avanza anche la nuova concezione di costruzione di una 'Cina meravigliosa' e di realizzazione dell'ordinato sviluppo della nazione cinese. In realtà, il passaggio degli obiettivi di sviluppo dall'accento sul PIL e sulla costruzione economica a quello sull'ambiente e sull'ecologia, riflette il progresso di un'epoca e il rinnovamento dei punti di vista."

Xiao Dong sottolinea che la costruzione della civiltà ecologica ha rapporto con il benessere del popolo cinese e con il piano a lungo termine del futuro della nazione cinese.

(Reg.2)

"Il problema ambientale della Cina non è un puro problema ambientale, ma è strettamente collegato alle questioni politica e sociale, per cui la risoluzione del problema ambientale e l'alleviamento del problema dell'inquinamento sono strettamente collegati alla costruzione giuridica e al miglioramento delle funzioni governative. Quindi la costruzione di una 'Cina meravigliosa' deve procedere di pari passo con la costruzione di una Cina aperta e dello Stato di diritto."

Negli ultimi anni, casi come la disputa sulla pubblicazione dell'indice PM 2.5, e gli incidenti a Shifang, nel Sichuan, e a Qidong, nel Jiangsu, sono una serie di reazioni suscitate dal problema ambientale ad un livello sociale più ampio. Tutti questi casi sono anche stati seguiti da vicino sia in Cina che all' estero. In merito, Xiao Dong propone che anche per la costruzione della civiltà ecologica occorra utilizzare maggiormente le forze popolari e del mercato, prendendo a prestito queste forze non governative per promuoverne l'avanzamento in una sana direzione.

Secondo dati incompleti, il volume del consumo energetico annuale della Cina si avvicina a un quinto del totale globale e il volume del suo consumo di carbone al totale generale del consumo di tutti gli altri paesi del mondo, mentre metà del suo consumo di petrolio dipende dall'importazione. Nel suo processo di sviluppo, la Cina dipende ad alto livello da vari tipi di risorse energetiche, nel frattempo il suo modello di sviluppo di tipo quantitativo ha anche provocato un alto inquinamento ambientale. Di fronte alla contraddizione esistente fra il problema ambientale e il problema dello sviluppo, Xiao Dong afferma che la Cina deve sincronizzare il risanamento e la costruzione, e addirittura privilegiare il risanamento.

(Reg.3)

"Quanto alla costruzione della civiltà ecologica, la Cina deve evitare la strada percorsa in precedenza dai paesi occidentali di prima inquinare e poi risanare, ed attuare contemporaneamente la costruzione e il risanamento, e addirittura applicare la nuova concezione di prima il risanamento della costruzione. Quindi il termine tutela ambientale deve avere un significato di avanguardia, e non di arretratezza."

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