Come salvare la calligrafia nell'epoca della tastiera?
  2011-09-21 20:35:09  cri

Oggi, in ogni angolo del pianeta, pressoché tutti coloro che hanno meno di 60 anni sanno usare il computer per lavoro, per tenersi informati, per mantenere i contatti con gli amici, e così via. Quindi questa è l'epoca del computer, in Cina e anche in Italia.

Giorni fa il ministero dell'Istruzione cinese ha emesso un comunicato, che richiede l'insegnamento della calligrafia nel periodo dell'istruzione obbligatoria, il che ha indotto un'ondata di discussioni sulla calligrafia. Secondo la richiesta, nei corsi di lingua dal terzo al sesto anno delle elementari, occorre tenere un'ora di calligrafia alla settimana, e formare la capacità di scrittura con pennello duro degli alunni del primo, secondo e terzo anno; dal terzo anno, si usano i pennelli duri e morbidi per scrivere in stile Kai (regolare), ricopiando le opere di famosi calligrafi e studiando nozioni teoriche di calligrafia.

Tuttavia, nell'età della tastiera, i corsi di calligrafia riusciranno a salvare l'antica calligrafia cinese? A parte le firme sulle ricevute dei pacchi o per usare le carte di credito nei negozi, quando si scrive ancora a mano? Le insegne dei negozi sono tutte stampate, come anche i distici di primavera cinesi, prima calligrafati col pennello. Adesso si fa tutto alla tastiera, senza più il piacere e l'atmosfera della scrittura a mano.

Dobbiamo riconoscere che i progressi della tecnologia informatica ci hanno portato in un'epoca senza più bisogno di penna, carta e calamaio. A parte la firma per ritirare le lettere raccomandate, usare la carta di credito e sui contratti, possiamo completare tutti i lavori con il computer. Le fotocopiatrici adesso sono molto comuni, facili da trovare come i ristoranti.

Esatto, con il rapido sviluppo della tecnologia informatica e la diffusione di computer e cellulari, il modo di comunicare e di studiare ha visto dei grandi cambiamenti. In particolare, la capacità di scrivere degli alunni delle elementari e delle medie è venuta meno. Perciò promuovere la calligrafia nelle scuole medie ed elementari aiuterà di sicuro lo sviluppo della cultura tradizionale cinese e l'elevamento del livello culturale dei cinesi.

Alle spalle dell'era elettronica all'insegna della rapidità e della resa, tutti temono però per i cambiamenti collegati. La studiosa americana Jessica Bener chiama il computer la "maledizione della scrittura a mano".

 Quando l'atmosfera della rivoluzione industriale è penetrata in ogni angolo del mondo, le forme di scrittura in Cina hanno registrato due cambiamenti importanti. Dalle epoche Xia e Shang agli anni '50 del 20° secolo, il pennello, il principale strumento di scrittura, si è fatto carico dei sogni e del destino dei letterati per 5000 anni. Negli anni '50 del 20° secolo, gli intellettuali avanzati, per facilitare lo studio della lingua cinese, crearono la traslitterazione fonetica in Pinyin e semplificarono i caratteri complessi, per cui il pennello venne meno, sostituito dalla penna occidentale.

Negli anni '90 del 20° secolo, con la diffusione del computer, del cellulare e della rete internet, i documenti elettronici hanno cambiato il modo di scrivere di massa, e la tastiera ha sostituito la penna, diventando il principale strumento della scrittura. Naturalmente i caratteri scritti dal computer sono corretti, ma molto lontani dalla dimensione e bellezza della calligrafia.

La diffusione di nuovi strumenti come il computer e il cellulare ha indubbiamente sconvolto le forme di contatto fra le persone e di studio, con un evidente impatto sulla calligrafia. Sempre più gente non sa più scrivere a mano, scrive male, e anche in modo sbagliato. Il proverbio cinese "Siamo come scriviamo" pare sia scomparso dagli orizzonti del pubblico.

La calligrafia, nata e sviluppata in Cina da tempo, si è allontanata dalla vita dei cinesi di oggi, nonostante la persistenza degli artisti e dei calligrafi. Invece in Giappone e in Corea del Sud abbiamo scoperto che l'arte della calligrafia è ampiamente diffusa, quindi noi cinesi dovremmo riflettere su questa competizione nascosta di tipo culturale.

In Giappone, 20- 30 milioni di persone praticano la calligrafia, ossia fra 5-6 persone, una è appassionata di calligrafia. Nella società, la calligrafia è in voga, e ovunque si possono vedere pubblicità di "aule di calligrafia.

In Corea del Sud, dal 1999, quando è stato stabilito il ripristino dei caratteri cinesi nei simboli dei trasporti, la calligrafia è ritornata in voga. Come i giapponesi, anche i sudcoreani amano molto la calligrafia, con più di 100 mila praticanti, ivi compresi alcuni presidenti della repubblica.

Come un simbolo rappresentativo della cultura cinese, il 30 settembre 2009 la calligrafia è stata inserita nella lista del patrimonio immateriale culturale dell'Onu, tuttavia in precedenza molte erano le notizie sull'intento della Corea del Sud di avanzare la calligrafia a patrimonio immateriale mondiale.

La calligrafia non è un'arte isolata. Come afferma il vice presidente dell'Associazione dei calligrafi cinesi, Shao Bingren, il suo progressivo indebolimento è dovuto al venir meno del terreno della cultura tradizionale cinese. Gabri, conosci la storia della calligrafia cinese? Sai quando è stata portata in Giappone e in Corea del Sud?

Sì. La formazione e lo sviluppo della calligrafia giapponese hanno un rapporto diretto con la Cina. Durante il periodo di massimo splendore della dinastia Tang, gli scritti di Wang Xizhi, un grande maestro della calligrafia cinese, arrivarono in Giappone, promuovendo la nascita della calligrafia giapponese.

Quanto alla Corea del Sud, al tempo del Regno Xinluo, dal 618 al 935 d.C., le opere dei calligrafi cinesi Ouyang Xun, Yu Shinan e Wang Xizhi erano molto apprezzate dai sudcoreani e molti appassionati di calligrafia vennero in Cina per acquistarle.

Esatto. Dalla storia, non è difficile scoprire che la calligrafia cinese era una cultura esterna per il Giappone e la Corea del Sud, ma alla fine è diventata un'importante componente della loro cultura tradizionale, con uno sviluppo migliore di quello del paese di nascita. In paragone, ci sentiamo spesso vergognosi.

Sono d'accordo con quello che dice il "Quotidiano della scienza e tecnologia cinese": "La scrittura a mano dei caratteri cinesi non deve essere solo una tecnica, ma deve diventare un godimento comune di massa, come accade con i rapidi ritmi della vita moderna, che non riescono a impedire alla gente di fermarsi a gustare una tazza di tè".

Tuttavia, è sempre più difficile nella vita moderna scrivere a mano e fermarsi a bere una tazza di tè. Secondo un sondaggio del portale "Guangming" sulla scrittura a mano nell'epoca della rete Internet, il 44,25% degli intervistati ritiene brutta la propria scrittura, il 41,52% dimentica come si scrive, il 14,23% scrive in modo sbagliato, e l'85,29% riconosce lo scadere del livello di scrittura a mano dell'intera nazione.

 Lungo le strade, le insegne recano caratteri stampati, regolari, ma privi di vita, meccanici, senza storia.

Invece la calligrafia è ricca di vita e di storia. Due proverbi cinesi dicono "I caratteri scritti sono il tesoro della presentazione" e " Vedere i caratteri equivale a vedere l'autore". Nell'antichità cinese si prestava grande attenzione alla scrittura perché presenta il carattere e la maturità dell'autore. Anche in occidente non mancano esempi del genere. Lo scrittore francese Alexandre Dumas padre, da giovane era molto povero, quindi chiese a un amico del padre di trovargli un lavoro: mentre si preparava ad andarsene dopo aver scritto il suo nome e indirizzo, costui si complimentò dicendo "Non è vero che non vali nulla, perché scrivi così bene il tuo nome!" Fu proprio la sua bella scrittura a incoraggiarlo nella creazione, ottenendo poi dei risultati lodati dal mondo intero.

 Molti siti turistici cinesi sono legati a famose opere di calligrafia, come il padiglione Lanting, a Shaoxing, nella provincia del Zhejiang, che ricorda lo scritto più famoso della Cina, "La prefazione di Lanting", del grande calligrafo Wang Xizhi; lo Stagno della spada Huqiu di Suzhou, nel Jiangsu, che ospita le opere dei famosi calligrafi Yan Zhenqing e Wen Huiming.

Il 30 settembre 2009 la calligrafia cinese è stata inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco.

A partire dalle epoche Xia e Shang, in Cina la calligrafia divenne una delle sei arti insegnate a scuola: i riti, la musica, il tiro con l'arco, la difesa, la scrittura e la matematica.

In Cina, l'istruzione obbligatoria di nove anni comprende corsi di scrittura, passando dalla biro al pennello duro e poi morbido, per allenare la capacità calligrafica degli allievi. Tuttavia negli ultimi anni, per le pressioni del passaggio alle superiori, i corsi di scrittura sono spesso sostituiti da altre lezioni.

La calligrafia, come un'arte unica dei caratteri cinesi, al pari della loro pronuncia, è pregna di fascino e di bellezza artistica. Una buona scrittura dovrebbe essere uno standard minimo per i cinesi, invece oggi, già scrivere con la penna è faticoso, figuriamoci praticare la calligrafia! Il rapido sviluppo economico induce i cinesi a scrivere e ad agire al volo, quindi l'avanzamento in questo momento dell'insegnamento della calligrafia calza a pennello, perché abbiamo davvero bisogno della sensazione di scrivere lentamente col pennello. La lentezza rappresenta il risveglio e il rafforzamento della forza spirituale, importante come lo sviluppo veloce.

Adesso c'è chi si oppone alle lezioni di calligrafia perché mancherebbero gli insegnanti e gli alunni hanno altre materie più importanti da studiare, come matematica e inglese. Questa è un'altra prova che sottovalutare la cultura nazionale porta davvero alla crisi della calligrafia, che quindi, per essere salvata, deve essere altamente valutata. Non solo perché è bella, ma soprattutto perché coincide con la lotta per conservare le radici della cultura della nazione cinese.

L'attenzione alla calligrafia deve iniziare dai bambini. L'esercizio della calligrafia aiuta i piccoli a calmarsi e a percepire il fascino degli scritti dei grandi maestri. I bambini sono la speranza del futuro: la calligrafia non solo può aiutarli a ricordare meglio la struttura dei caratteri cinesi nell'epoca della tastiera, ma anche a ereditare e a sviluppare la cultura della nazione cinese.

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