Se si tenessero elezioni per eleggere l'alimento più romantico, crediamo che molti voterebbero la cioccolata, non solo perché è sinonimo dell'amore e del buon gusto, ma anche perchè è un alimento insostituibile per molti occidentali. In Canada e altri Paesi, un po' di cioccolata come colazione è molto comune, per gli amanti dello sport, il cibo dolce è un "arma" neccessaria, inoltre, a molte donne piace mangiare la cioccolata durante il loro ciclo per alleggerire i dolori.

Tuttavia, nel 20° secolo, con l'innalzamento del tasso di malattie cardiache, diabete, obesità e altre malattie, molti incolpano la cioccolata, ritenendo che essendo altamente calorica e con molti zuccheri sia anche un alimento dannoso per la salute. Negli ultimi anni, secondo ricerche scientifiche, molti hanno cambiato il loro punto di vista sulla cioccolata.

Verso il 6° secolo D.C, i Maya dell'america centrale cominciarono a elaborare bevande con i semi della pianta di cacao, la bevanda degli dei. Poi, gli spagnoli hanno portato la bevanda in Europa, aggiugendovi vaniglia, cannella e altri ingredienti, sviluppando così la cioccolata moderna; il cibo delizioso è divenuto subito una moda nell'alta società. Persino nella Seconda Guerra Mondiale, la cioccolata era un supplemento dei soldati che combattevano al fronte.

A parte il suo buon gusto, gli esperti hanno scoperto che la cioccolata, consumata da oltre 500 anni in America e in Europa, è anche una medicina per curare tubercolosi, anemia, problemi digestivi, calcoli renali e altre malattie.

Negli ultimi anni, la funzione di prevenzione di malattie della cioccolata è stata altamente considerata dagli scienziati. Recentemente, un articolo pubblicato sulla "Rivista della farmaceutica americana" ha affermato che la cioccolata, in particolare la cioccolata nera contiene una sostanza antiossidante che si chiama flavone che può prevenire l'arteriosclerosi, raffozare il vigore dei muscoli cardiaci, rilassare i muscoli e prevenire l'accumulo di colesterolo nei vasi sanguigni; pertanto è molto favorevole alla prevenzione e alla cura delle malattie cardiache.

Di recente, i ricercatori italiani hanno effettuato un esperimento facendo mangiare a 15 volontari molto sani 100 grammi di cioccolata nera per 15 giorni, e alla fine gli scienziati hanno esaminato che la loro pressione sanguigna si è abbasata mentre la sensibilità verso l'insulina si è alzata. Ma dopo 15 giorni di cioccolata bianca, non si è verificata la stessa efficienza. I medici prevedono quindi, che la cioccolata nera possa aiutare i pazienti diabetici.

Inoltre, la cioccolata può prevenire l'influenza perché il profumo può stimolare i corpi degli uomini a produrre un anticorpo che si chiama globulina immunitaria A, molto efficace nell'eliminare i "lievi disturbi" del corpo come l'influenza.

Di pari passo con l'approfondimento delle conoscenze della gente riguardo alla cioccolata e la propaganda, il consumo della cioccolata in Europa e in altri Paesi ha visto una crescita evidente. In Francia, negli ultimi 10 anni, la produzione di cioccolata è cresciuta del 33%, raggiugendo quota 400mila tonnellate.

Contemporaneamente alla popolarità della cioccolata, la cioccolata nera è diventata la protagonista della moda. Il motivo più importante è la sua funzione per la salute e dall'altro canto, il volume di zucchero e di grasso della cioccolata nera è più basso fra tutti i tipi di cioccolata.

Nonostante i vari vantaggi della cioccolata, in fondo, non c'è mai un cibo perfetto nel mondo: i consigli dei nutrizionisti consistono ancora nel "mangiarla appropriatamente" perché la cioccolata contiene molte calorie e quindi il volume quotidiano deve limitarsi a 100 grammi, e perché contiene molto zucchero, pertanto le persone grasse non possono mangiarne troppa, ed inoltre, alcuni esperti hanno affermato che la struttura nutriente della cioccolata non è molto equilibrata quindi dopo averla mangiata, ci si sente subito molto sazi, il che può influenzare la dieta normale, i bambini pertanto non devono mangiarne troppa. Per gli adulti, quando mangiano troppo, può provocare anche anoressia, nausea, atonia, l'indebolimento della capacità di resistenza, la cosiddetta "sindrome da cioccolata"