Il rispetto degli anziani comincia dalla compagnia e dall'amorosa attenzione
  2012-11-21 11:06:52  cri

Secondo i dati, alla fine del 2011 in Cina la popolazione di età superiore ai 60 anni si avvicinava a quota 185 milioni, pari al 9% del totale. Più della metà ha dei figli che lavorano lontano da casa. Durante la festa del doppio nove, un internauta ha chiesto in rete: che cosa vogliono di più i genitori? Secondo lui, più invecchiano e più sperano di avere i figli accanto, ascoltando con calma cosa dicono, e basta. Torniamo di più a casa! Ma quali sono le aspettative degli anziani per i figli? La signora Li ci ha detto:

"Sono in pensione e ho pochi contatti con l'esterno, quindi spero che i figli mi telefonino spesso e vengano a trovarmi durante le ferie. Possono insegnarmi a navigare in rete e a mantenere i contatti con l'esterno. Possiamo anche viaggiare insieme e andare al cinema. Adesso i genitori non hanno più bisogno del sostegno finanziario dei figli, perché la pensione è sufficiente. Ma abbiamo bisogno della loro attenzione e del loro amore. Siamo contenti se ci chiamano spesso."

Adesso in Cina gli anziani soli stanno diventando un problema sociale. "Ritornare spesso a casa dai genitori" è stato inserito nella bozza della Legge di garanzia dei diritti e interessi degli anziani.

Mesi fa l'ufficio della Commissione di coordinamento del lavoro dell'invecchiamento della popolazione della Federazione nazionale delle donne cinesi e l'ufficio della Commissione statale del lavoro dell'invecchiamento hanno pubblicato una "Guida al rispetto agli anziani", che avanza alla società 24 tipi di iniziative.

Ad esempio, tornare spesso a casa dai genitori insieme al consorte e ai figli, fare di tutto per trascorrere le feste con loro, tenere le feste di compleanno con i genitori, cucinare per loro, telefonare ogni settimana, ascoltare nei dettagli le loro vicende di vita, insegnare loro a navigare in rete, dire loro che sono amati, accompagnarli a far visita ai loro amici e al cinema, e cosi via.

Tutto questo ha indotto delle animate discussioni e ha fatto riflettere molti cinesi sulla necessità di ricordarsi dei genitori in mezzo ai mille impegni della vita quotidiana.

In realtà, queste iniziative non sono niente di straordinario, il problema è che i ritmi della vita moderna le rendono spesso impossibili.

Dal canto suo, il vice direttore del reparto psichiatrico dell'ospedale Anding di Beijing, Bao Feng, ha avanzato una proposta, ossia la speranza che gli anziani contino di più su se stessi e si formino degli interessi, senza riporre tutte le belle speranze sugli altri.

"E' vero che molti anziani, quando lavoravano, lo facevano con impegno, quindi non hanno coltivato degli hobbies e degli interessi. Dopo la pensione, molti non sanno cosa fare e se ne stanno a casa. Fare una passeggiata in compagnia, giocare a scacchi, chiacchierare, giocare a carte, va tutto bene, basta uscire di casa, farsi degli amici e avere dei contatti con la gente."

In Cina esiste veramente questo fenomeno, ossia che molti pensionati preferiscono stare a casa. Però negli ultimi anni sempre più anziani escono per fare ginnastica, ballare o cantare con gli altri, specialmente al mattino nei parchi.

Si, fanno anche volare gli aquiloni, e praticano la calligrafia per terra con dei pennelli giganti.

Esatto. Comunque in Cina la vita degli anziani dopo la pensione si fa sempre più varia.

E' vero. In fondo occorre avere dell'entusiasmo per la vita, anche dopo la pensione, così non sarà difficile trovare degli interessi.

Secondo un reportage, il rappresentante in Cina del Fondo per la popolazione dell'Onu, Arie Hoekman ha detto che si prevede che nel 2050 la popolazione anziana in Cina raggiungerà quota 430 milioni, superando il 30% del totale. Nel 2050, ogni 3 cinesi, uno sarà anziano.

Nel corso di una conferenza stampa, il vice assessore agli affari civili del comune di Beijing, Li Hongbing, ha detto che l'invecchiamento sarà accompagnato da tre questioni spinose: la povertà, la malattia e l'incapacità. Fra queste si inserisce la solitudine. La fascia di anziani ha di fronte la crisi e la prova psicologica delle "perdite continue".

Li Hongbing ritiene che se si presta attenzione all'invecchiamento, bisogna privilegiare questi quattro problemi, e se si ha ancora il terrore di invecchiare, bisogna capire in modo scientifico cosa sia la vecchiaia, e partecipare con gli altri alla ricerca di una soluzione di questi quattro problemi.

Quanto al problema degli anziani soli, il rapporto di indagine di Du Peng, direttore dell'Istituto di terza età dell'Università Renmin, afferma che nel 2010 il 24% degli anziani cinesi vivevano contando sulla pensione. Oltre il 40% invece era ancora mantenuto dagli altri membri della famiglia.

Nel 2000, la percentuale degli anziani che vivevano della loro pensione era solo del 19%. Inoltre, gli anziani che contano sui contributi minimi dello stato in 10 anni sono passati dall'1,6% al 3,9%.

Secondo l'analisi di Du Peng, in questi 10 anni il sistema della previdenza sociale cinese ha registrato un rapido sviluppo, per cui la percentuale degli anziani che vivono contando sulla pensione e sui contributi minimi è di molto aumentata. Tuttavia, nei paesi sviluppati con una completa previdenza sociale, la pensione è la principale garanzia della vita degli anziani.

Il rapporto dimostra inoltre che in Cina esiste un forte divario di reddito fra anziani urbani e rurali. Nelle città e cittadine, più del 60% degli anziani vive della pensione, mentre in campagna solo il 4,6%. Il sistema della previdenza sociale cinese è ancora diverso in città e in campagna, ed in campagna è più carente.

La Cina, un grande paese in via di sviluppo con una forte popolazione, avrà sempre più anziani. Per cui sarà sempre meno realistico basarsi sul concetto tradizionale di allevare i figli per essere mantenuti da vecchi, oppure mantenersi da soli, o farsi mantenere del tutto dal governo.

Per risolvere l'arduo problema della pensione, non solo in Cina, ma anche in molti altri paesi in via di invecchiamento è necessaria la partecipazione dell'intera società.

Speriamo che lo sviluppo sociale, e anche la festa degli anziani, ci facciano ricordare i problemi degli anziani, stimolandoci a cercare di risolverli. In fondo sono gli anziani ad averci dato molto, anzi tutto.

E anche noi un giorno diventeremo a nostra volta anziani…


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