Quando il "dragone volante" incontra il "cavallino rampante": Ferrari, vent'anni di leggenda in Cina
  2012-07-11 16:51:26  cri

Quando si parla di Formula 1, i tifosi cinesi pensano subito al rosso squillante della Scuderia Ferrari.Infatti il "cavallino rampante" è ormai una leggenda non solo in occidente, ma anche in Cina, il paese del dragone. L'inestricabile rapporto tra il cavallino rampante e il dragone orientale è nato vent'anni fa, quando la prima Ferrari è entrata sul mercato cinese…

Un marketing sempre migliore

"La Ferrari ha una storia di oltre sessant'anni, tutti di successo", così ci ha detto,pieno di fiducia, Piero Ferrari, vice presidente della Ferrari, nel corso di un'intervista esclusiva. In effetti, nel campo delle auto da corsa, con la sua eleganza, prestigio e concezione di innovazione tecnica, la Ferrari sta conquistando uno dopo l'altro i mercati automobilistici del mondo, incluso, naturalmente,quello della Cina.

Nei vent'anni seguiti al 1992, quando è stata venduta la prima Ferrari 348TS, il marchio Ferrari si è fatto sempre più maturo sul mercato cinese. Negli ultimi anni, le vendite nella Greater China (Cina continentale, Hong Kong, Macao e Taiwan) hanno registrato una crescita esponenziale, con quasi 300 esemplari nel 2010, mentre nel 2011 l'obiettivo dei 500 è stato raggiunto senza difficoltà, con un totale di 777! Greater China ha così superato la Germania, diventando il secondo mercato mondiale del cavallino.

Il successo di Ferrari in Cina si deve a tre fattori, il primo dei quali è il rapido sviluppo dell'economia cinese. La corretta politica di riforma e apertura ha già reso la Cina il paese dal più rapido sviluppo economico. Come dice Piero Ferrari:"Lo sviluppo della Cina è ancora più veloce di quello delle nostre auto da corsa!". Lo sviluppo economico cinese trainerà sicuramente l'incremento del livello dei consumi.

Va tuttavia notato che con l'ingresso nel 2012, la crescita del Pil della Cina ha registrato un lieve rallentamento. Che conseguenze ha avuto sulle vendite della Ferrari? In un'intervista esclusiva, Edwin Fenech, amministratore delegato di Ferrari Greater China, ha risposto: "Anche noi abbiamo notato che il governo cinese ha abbassato l'obiettivo della crescita del Pil 2012 a circa il 7.5%, ma questo è sempre un ottimo risultato, e non impedirà alla Cina di esplodere in tutti i tipi di consumo, anche quello delle auto di lusso. Quindi possiamo prevedere che il consumo di auto di lusso in Cina potrà raggiungere il livello degli Usa". Secondo i reportage dei media italiani, solo nel primo trimestre del 2012 le vendite di Ferrari sul mercato di Greater China hanno raggiunto i 154 esemplari, senza alcun segnale negativo.

Un altro importante fattore del successo del cavallino rampante è il prorompente sviluppo del mercato automobilistico cinese. Sin dall'ingresso della Cina nella WTO nel 2001, la dimensione del mercato e della produzione automobilistica cinese si è rapidamente ampliata, il settore si è completamente integrato nell' industria automobilistica mondiale, formando il maggiore mercato del mondo. Anche Fenech ha ammesso:"L'ascesa del mercato automobilistico cinese sta giocando un ruolo molto importante per la promozione delle nostre vendite in Cina".

L'ascesa del mercato automobilistico cinese ha indotto la Ferrari, che ha un ottimo fiuto, ad ampliare ulteriormente la sua rete di concessionarie. Finora ha realizzato una rete di vendite e servizi in quindici principali città della Cina continentale, ossia Shanghai, Beijing, Guangzhou, Shenzhen, Dalian, Qingdao, Hangzhou, Chengdu, Chongqing, Nanchino, Wuhan, Kunming, Xiamen, Wenzhou e Tianjin. Fenech ha rivelato: "Entro il 2013, aumenteremo le nostre concessionarie, portandole a trenta. Adesso sono concentrate nelle grandi città della costa sudorientale, ma noi amplieremo la rete anche alle città di seconda e terza fascia. Ovviamente ogni giorno vediamo delle città sempre più interessanti, quindi forse nel 2013 arriveremo a trenta concessionarie" .

Lo sviluppo economico e la maturazione del mercato automobilistico della Cina hanno creato un ottimo ambiente di vendita per la Ferrari, ma non si può negare che il successo di Ferrari è imprescindibile dal suo spirito di ricerca e di innovazione. Fenech afferma: "Noi adesso, oltre a mantenere tutto il DNA della Ferrari, siamo riusciti a fare anche delle macchine che rispettano sempre di più i bisogni dei nostri clienti. Abbiamo delle macchine sempre più versatili, che si possono utilizzare tutti i giorni e che vengono apprezzate dai cinesi, cosa questa molto importante". Mentre Piero Ferrari ha detto: "Abbiamo fatto delle versioni speciali per la Cina, c'è già una 458 speciale edizione limitata, quindi guardiamo con molta attenzione a questo mercato e facciamo delle cose particolari per i nostri clienti".

Per celebrare il 20mo anniversario dell'ingresso della Ferrari in Cina, il 18 maggio al nuovo Shanghai Italian Center(l'ex padiglione italiano dell'Expo), è stato aperto il Museo Ferrari. Durante la cerimonia di inaugurazione, Piero Ferrari ha apposto la sua firma sulla prima Ferrari 348TS venduta in Cina vent'anni fa, ora esposta al museo. Vent'anni sono una pietra miliare, e anche un nuovo inizio della continuazione della leggenda del cavallino rampante in Cina.

Una passione sempre più infuocata per le auto da corsa

"Volevo essere un grande pilota, ma non ci sono riuscito." Ecco il maggiore rammarico di Enzo Ferrari. Ma il suo sogno è stato portato avanti e sublimato dai suoi discendenti. E'anche vero che la Ferrari è sinonimo di moda, hi-tech, innovazione ed eccellenza, ma la passione per le auto da corsa, l'aspirazione al titolo e il perseguimento del sogno sono la dimostrazione più viva dello spirito del cavallino rampante! Con i suoi 16 titoli mondiali, la Ferrari si è lasciata alle spalle tutte le altre scuderie. La Ferrari rappresenta uno spirito, del tutto unico.

Attraverso la TV, decine di migliaia di cinesi hanno conosciuto Michael Schumacher, formando così il primo gruppo di Ferraristi cinesi. Nel 2004, con il completamento del circuito di Shanghai, alla lista della Formula 1 si è aggiunto il Gran Premio della Cina, il che ha permesso ai cinesi di vedere da vicino la bravura del più grande campione di Formula 1. Nel 2005, Zhu Yuhua, un cinese vissuto per più di vent'anni in Italia, ha fondato il Ferrari Club di Shanghai, di cui Schumacher è diventato il primo socio, quindi il Ferrari Club si è ufficialmente installato in Cina. In seguito il numero delle adesioni si è moltiplicato: oggi conta già 56mila soci, mentre i livelli sono passati dagli originali Diamante e Oro, ossia il top degli imprenditori e dei businessman, ai tifosi e soci di alto livello, ossia moltissimi giovani e studenti appassionati di auto da corsa.

Nell'intervista esclusiva concessa a RCI, Zhu Yuhua ha spiegato: "L'obiettivo del Club Ferrari è promuovere e diffondere lo spirito di continuo avanzamento della Ferrari. Abbiamo soci di tutte le fasce sociali e località della Cina, che hanno un punto comune: amano la Ferrari, sono appassionati di Ferrari, fanno il tifo per la Ferrari e credono nel suo spirito di continuo avanzamento. Dopo essere diventato presidente del club, ho scoperto che moltissimi giovani, inclusi molti studenti universitari, sono affascinati dalla Ferrari e l'amano moltissimo, quindi mi sembrava un peccato escluderli dal club. Allora ho presentato una relazione alla sede generale, aggiungendo due livelli di soci, tifosi e soci di alto livello, assorbendoli tutti quanti".

Il Club Ferrari è diventato il centro di attività dei Ferraristi cinesi. In occasione del Gran Premio di Formula 1, migliaia di loro si riuniscono davanti al grande schermo per fare il tifo per la scuderia Ferrari, e in caso di vincita, il Club organizza delle celebrazioni collettive. In occasione del Gran Premio della Cina, il circuito di Shanghai diventa un mare di bandierine rosse. Come in occidente, anche in Cina Ferrari è ormai sinonimo di Formula 1, e il rosso il colore della vittoria.

Il tempo vola: Schumi se n'è andato, la Maclaren è sempre forte e la Red Bull è diventata la grande rivelazione, costringendo la Ferrari ad accettare la realtà delle"zero vittorie"sin dal 2009. Molti cinesi che da piccoli seguivano Schumacher sono ormai degli uomini maturi, ma in questo periodo nero per la Ferrari non sono affatto passati ad altre scuderie, ma hanno scelto di persistere. Zhu Yuhua afferma: "I risultati non ottimi della Ferrari non hanno avuto conseguenze sulle adesioni dei nostri soci. Perché la Ferrari in Cina è già diventata una cultura,e indipendentemente dai risultati, tutti la seguono. Noi Ferraristi siamo convinti che alla fine la vittoria tornerà nelle nostre mani! Ad aprile, portiamo cinque- seimila soci a seguire di persona il Gran Premio di Cina di Shanghai, e nel frattempo due-trecento soci sono invitati all'estero a seguire i gran premi di altri paesi".

La Ferrari organizza anche altre iniziative per condividere con i tifosi cinesi la sua passione per la Formula 1. Dal 2007, Ferrari Challenge, a scadenza annuale, ha attivato la regione Asia-Pacifico, ed il numero dei tifosi cinesi è passato dai 5 mila del 2007 ai 30 mila di quest'anno. Per ringraziare i tifosi cinesi per il loro sostegno, ogni anno la Ferrari organizza il Carnevale Ferrari sul circuito di Shanghai, quando il rombo dei motori porta l' atmosfera al culmine…

Zhu Yuhua ha aggiunto che in futuro cercherà di portare la cultura della Ferrari nei campus: "In futuro alimenteremo la passione per la Ferrari tra gli studenti universitari. Abbiamo già organizzato dei tour Ferrari nei campus. Prima gli studenti ritenevano irraggiungibile la Ferrari, allora l'abbiamo portata nei campus per fargliela toccare e fotografare, in modo che vedano la possibilità di coltivare questo sogno. Recentemente abbiamo anche organizzato dei seminari sulla Ferrari nelle università, con degli ottimi risultati".

I cinesi si definiscono "discendenti del dragone", e l'avanzare con coraggio è uno dei principali contenuti del loro "spirito del dragone"; in Italia, la Ferrari è chiamata"cavallino rampante", e il suo spirito è l'avanzamento, la lotta instancabile per realizzare il sogno. Quando lo spirito del dragone dei cinesi incontra lo spirito del cavallino rampante, è indubbio che può nascere una risonanza infinita. Zhu Yuhua, che è anche presidente esecutivo dell'Associazione Italia-Cina, ritiene: "La Ferrari è un gioiello dell'Italia e la stella delle aziende italiane, e lo spirito di avanzamento che persegue corrisponde esattamente allo spirito della Cina".

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