Volontari: la pelle nera è il simbolo della nostra maturazione
  2011-08-24 18:40:44  cri

Cari amici, Shenzhen è una città del sud della Cina, collegata a Hong Kong, con un clima caldo quasi tutto l'anno, particolarmente d'estate, anche adesso che sono in corso le Universiadi.

In ogni tipo di gara, in particolare a livello mondiale, oltre agli atleti, i volontari sono sempre il punto focale, e le Universiadi non fanno eccezione. Ora seguiremo il nostro giornalista, impegnato con i volontari sul campo delle gare di pallavolo da spiaggia.

Appena sceso dal pullman, il nostro giornalista ha sentito un'ondata di calore proveniente dal mare. I volontari andavano e venivano sulla spiaggia, con la pelle ormai nera per il sole, in contrasto con il loro costume bianco-azzurro, il che formava una scena interessante sulla spiaggia. Secondo loro, la pelle nera indica la loro maturazione.

A mezzogiorno il nostro giornalista ha pranzato in una tenda, ma anche con l'aria condizionata, si è subito sentito madido di sudore. Dal canto loro, i volontari della pallavolo da spiaggia hanno di fronte una doppia prova: oltre all'alta temperatura di 37 gradi, devono anche resistere ai 60 gradi di temperatura della sabbia. Se camminano con le scarpe, si riempiono subito di sabbia, ma senza, la sabbia brucia letteralmente i piedi. In un ambiente del genere, lavorano con entusiasmo più di 900 volontari dell'Istituto professionale di informatica di Shenzhen.

Il giovane Zeng Xiangxing, capo della squadra della zona mista, insieme a un compagno è responsabile della guida dei giornalisti nelle interviste e del ritorno degli atleti alle sale di riposo. Magro e nero, Zeng ha alzato la manica della sua T-shirt, facendoci vedere la differenza di colore della pelle. Egli dice: "Sono tutto nero, mi sono anche spelato sulle spalle!"

Un volontario ha scritto nel suo diario: Ci hanno avvisato di partire alle 5 e mezza, e di alzarci alle 4, l' orario in cui noi, nati negli anni 90, andiamo a dormire! Questo per noi è la fine!

Il giorno dopo, lo stesso volontario ha scritto: Ieri sera molti volontari che fanno sempre le ore piccole sono andati a letto alle 22, e questa mattina alle 5 e 15 nessuno era in ritardo, un massimo per noi studenti universitari degli anni 90.

Ji Man afferma che nel corso del volontariato ha imparato a mettersi nei panni degli altri: ha visto gente infuriata, degli errori per via del disordine, è stata offesa, si è stancata, ma non ha mai pianto. La ragazza osserva che tramite tutto ciò, ha imparato a riflettere sul perché del comportamento altrui, sulla possibilità di migliorare ulteriormente il suo modo di fare e di capire di più gli altri. Tramite questa riflessione, ha scoperto di essere molto cambiata.

Huang Yuanbin, vice direttore del dipartimento dei volontari del Palazzetto della pallavolo da spiaggia e insegnante dell'Istituto professionale di informatica di Shenzhen, afferma che tramite il volontariato gli studenti vengono a contatto con una realtà diversa dalla scuola, si attivano e riflettono su come completare il compito, risolvere i problemi dettagliati fra i vari impianti e affrontare casi mai visti in precedenza. Valorizzando con gioia il loro entusiasmo giovanile, questo processo di riflessione e di allenamento li aiuta a crescere. La realtà dimostra che i volontari sono affidabili e stanno dietro al passo dell'epoca.

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