Torino: il calore umano emerge in un impietoso incidente
  2010-10-06 19:46:54  cri
Diario dei soccorsi alla studentessa cinese in coma per un incidente stradale

L'autunno in Italia, nel mese di settembre, è una stagione meravigliosa. Proprio allora un nuovo gruppo di studenti cinesi, pieni di entusiasmo per l'imminente nuova esperienza di studio, è giunto in Italia. Il 7 settembre, verso le 18:30, Li Xiangyu, una studentessa del Politecnico di Torino arrivata in Italia dieci giorni prima, stava attraversando la strada presso il Ponte Arcobaleno, una struttura simbolica delle Olimpiadi Invernali di Torino, quando un' auto che procedeva a forte velocità l'ha sbattuta violentemente a terra. Sceso immediatamente dall'auto, l'autista ha subito chiamato il pronto soccorso, aspettando con ansia l'arrivo dell'ambulanza.

L'ambulanza ha trasportato direttamente la ragazza al CTO. Dal CT è emerso che aveva riportato delle gravi ferite, con fratture alle gambe ed un' emoraggia cerebrale. Era in coma. L'ospedale ha trovato i suoi documenti di studente del Politecnico di Torino, avvisandolo immediatamente. In base ai documenti trovati, la polizia locale ha avvisato il Consolato Generale Cinese di Milano, e il suo padrone di casa, Vito Valsania. Anche se si conoscevano solo da dieci giorni, costui è accorso subito all'ospedale, assistendo attivamente nei soccorsi. Visto che la ragazza si trovava in un paese straniero, le è stato accanto tutta la notte all'ospedale.

La mattina seguente, il rettore del Politecnico di Torino, prof. Francesco Profumo, appena tornato da una riunione in Cina, ha subito telefonato all'ospedale per chiedere notizie, dimostrando grande rammarico alla notizia che le lesioni della giovane erano molto gravi e che forse sarebbe sopravvissuta in uno stato vegetativo. Ha chiesto all'ospedale di offrire le migliori cure per salvarla. Il prof. Antonio Maria Barbero, direttore dell'Ufficio Relazioni Internazionali del Politecnico, insieme ai suoi colleghi, ha fatto visita alla studentessa, informandosi presso i medici delle cure da effettuare.

La mattina dello stesso giorno, l'Associazione degli studenti e studiosi cinesi in Italia ha appreso la situazione, attivando immediatamente il protocollo d'emergenza: il professore associato del Politecnico di Torino, Chen Qiuping, e il presidente dell'Associazione locale degli studenti cinesi, Xi Zhixia, insieme ai colleghi hanno disposto il da farsi. Da un lato, hanno avvisato dell'incidente l'Ufficio Istruzione dell'Ambasciata della RPC in Italia e il Consolato Generale Cinese a Milano, e dall'altro si sono dati da fare per intervenire, inviando delle persone a seguire la ragazza in ospedale, e contattando la sua famiglia in Cina.

Con l'aiuto delle Ambasciate e del Consolato cinesi e italiani, con l'assistenza del Politecnico di Torino, i genitori di Li Xiangyu, residenti a Zhengzhou, capoluogo nella provincia dello Henan, in Cina, hanno ottenuto i passaporti il giorno dopo aver presentato richiesta alle autorità locali. Il 10 settembre sono andati a Pechino, e l' 11 l'Ambasciata d'Italia ha fatto un'eccezione concedendo i visti in un sol giorno. Il 12 settembre i genitori di Li Xiangyu sono giunti in Italia. Il direttore dell'Ufficio Relazioni Internazionali, prof. Barbero, e il professore associato Chen Qiuping sono andati all'aeroporto a Milano a riceverli e consolarli. Al tramonto, i due anziani hanno visto finalmente la figlia, non più in pericolo di vita, ma ancora in coma, tranquillizzandosi un po'.

Per aiutare i genitori, l'Associazione degli studenti e studiosi cinesi in Italia ha organizzato un gruppo di assistenza, accompagnandoli all'unità di terapia intensiva. Tenendo conto delle condizioni particolari della ragazza, l'ospedale ha fatto un'eccezione, offrendo ai genitori pasti gratuiti e un interprete professionale, in modo che accederessero insieme al reparto per capire lo stato della figlia senza difficoltà di lingua. Per favorire il risveglio dal coma della ragazza, l'ospedale ha permesso di trasmettere della musica cinese nella sua stanza. Tutte le persone che la assistevano desideravano ardentemente la ragazza si risvegliasse al più presto dal coma.

Il 15 settembre, grazie alle cure mediche e all'attenzione degli studenti, Li Xiangyu si è risvegliata, mentre i genitori la chiamavano per nome con lacrime di gioia. Col passare del tempo, la giovane ha continuato a migliorare. Il Politecnico di Torino ha inviato più volte del personale dell'Ufficio Relazioni Internazionali per esprimere la sua attenzione, e la volontà di offrire assistenza legale per risolvere i problemi del risarcimento dell' assicurazione e le controversie dell'incidente. Il consigliere dell'Ufficio Istruzione dell'Ambasciata della RPC in Italia, Yang Changchun, e il console del Consolato Generale Cinese a Milano, Tao Jin, hanno chiamato più volte per informarsi. Il consigliere Yang Changchun ha anche chiesto all' Associazione degli studenti cinesi in Italia di ringraziare l'università e tutti gli amici, in rappresentanza dell'Ambasciata e del consolato cinesi, e di esprimere i migliori auguri alla studentessa ferita e ai suoi genitori. Inoltre ha nominato Xi Zhixia responsabile di assistere i genitori nel regolare i vari problemi. Il presidente dell'Associazione degli studenti cinesi in Italia, Dong Wei, in viaggio in Cina per lavoro, molto preoccupato per la situazione della studentessa, ha sollecitato il gruppo che seguiva la situazione ad informarlo in ogni momento e ad aiutare al massimo i genitori. Ha anche incaricato tutte le Associazioni degli studenti cinesi delle altre città italiane di rafforzare la propaganda della sicurezza degli studenti.

Il 23 settembre, finalmente, la studentessa ferita ha lasciato il reparto di terapia intensiva ed è stata trasferita in quello di medicina generale, dove ha continuato a riprendersi. In pochi giorni, i genitori sono passati dallo shock per la notizia dell'incidente e dall'ansia per la figlia in coma, alla gioia di vederla guarire, senza riuscire a trattenere le lacrime ripensando a quello che avevano vissuto in quei giorni. Hanno espresso il loro ringraziamento per le accurate cure dei medici, l' attenzione del Politecnico di Torino, l'aiuto prestato dall'Ambasciata e dal Consolato cinesi e dagli studenti, e la gratitudine per l' aiuto prestato dagli sconosciuti. Sono loro che hanno aiutato una straniera in un Paese sconosciuto a superare le difficoltà, permettendo alla studentessa ferita di essere curata, superando la distanza tra i due Paesi per curare una vita che stava per venire meno, e trasmettendo il loro calore umano.

I genitori della studentessa ferita hanno scritto tre lettere di ringraziamento, e insieme al personale dell'Associazione degli studenti cinesi in Italia, il 27 settembre hanno espresso la loro gratitudine al Politecnico di Torino, al CTO che ha salvato la figlia, e al suo padrone di casa.

Il consulente dell'Associazione degli studenti cinesi in Italia, Fang Enzhu, si è sempre interessato agli sviluppi della situazione, fornendo informazioni utili al gruppo che la seguiva. Ha detto che in questa disgrazia è emerso il calore umano del popolo italiano per gli studenti cinesi, dimostrando la profonda amicizia fra i due popoli in questi 40 anni dall'all'acciamento delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia. In occasione dell'Anno Culturale della Cina in Italia, vogliamo ricordare questa episodio per portare avanti l'amicizia tra i nostri due popoli.

Viviamo nello stesso mondo. Le difficoltà quando si studia da soli all'estero possono rendere impotenti, ma l'aiuto degli amici italiani e dei compatrioti cinesi sono stati decisivi. Senza retorica, con le loro azioni, hanno composto un inno della vita. Senza chiedere nulla in cambio, sulla base dell'amicizia tra la Cina e l'Italia, hanno dimostrato il loro calore umano con le azioni, componendo un inno all'amicizia fra i due Paesi.

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